Istruzione: italiani bocciati dall’Ocse
Sono stati diffusi i risultati della prima indagine internazionale sulla competenza degli adulti, condotta dall’Ocse e dalla Commissione europea sulle persone tra i 16-65 anni in 17 Stati membri dell’Ue (più altri sette paesi non europei). Gli italiani sono purtroppo in fondo a questa classifica europea che stima la capacità e preparazione letteraria e matematica dei 24 paesi presi in esame.
L’indagine ha rilevato che, in Italia, il 27% degli intervistati non ha adeguate competenze alfabetiche; quasi il 32% non possiede quelle matematiche e un italiano adulto su quattro non è capace di utilizzare gli strumenti di base delle nuove tecnologie. In questi campi, l’Italia si è classificata all’ultimo posto, seguita in quasi tutti i settori dalla Spagna.
“Questa capacità sono le basi su cui si costruisce tutto il resto”, ha spiegato Andreas Schleicher, vicedirettore Ocse per l’educazione nonché coordinatore dello studio.
“Questi sono dati allarmanti che impongono un’inversione di marcia” hanno dichiarato in una nota i ministri del Lavoro, Enrico Giovannini, e dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, i quali spiegano inoltre che “il governo ha già adottato diverse misure orientate a potenziare il sistema formativo e a fronteggiare l’emergenza Neet (giovani che non studiano né lavorano). In particolare, con il ‘decreto Lavoro’ dello scorso giugno e il ‘decreto Scuola’ approvato a settembre, sono stati stanziati complessivamente oltre 560 milioni di euro per il triennio 2013-2015. Per identificare ulteriori interventi, è stata anche costituita ‘una commissione di esperti'”.
Risultati deludenti anche per la Francia mentre il Giappone e Finlandia occupano la vetta della classifica.