Italia Redditest Online
Lotta all’evasione fiscale: è arrivato il nuovo redditometro dell’agenzia delle Entrate, è il ReddiTest da scaricare online, ultime notizie Roma – UnoNotizie.it – Secondo una simulazione sull’intera platea delle famiglie, oltre 4,3 milioni, circa il 20 per cento, risultano non coerenti. Il nuovo strumento di accertamento e’ “pronto”, spiega il direttore Attilio Befera, a margine della presentazione all’Agenzia. “Siamo in fase di approvazione del relativo decreto ministeriale e sicuramente a gennaio sara’ utilizzabile. Noi lo utilizzeremo con la massima cautela e soltanto per differenze eclatanti”, aggiunge.
Il nuovo Redditometro, previsto dal decreto 78 del 2010, si applica a partire dall’anno di imposta 2009 e tiene conto di 100 voci di spesa e della residenza del cittadino. Si tratta di un metodo di ricostruzione del reddito che, a differenza del passato, non si basa su presunzioni originate dall’applicazione di coefficienti, bensi’ su dati certi come le spese sostenute. Alla molteplicita’ delle informazioni utilizzate si aggiunge la garanzia del doppio contraddittorio.
L’Agenzia e’ infatti tenuta a dialogare con il contribuente: in fase preventiva, chiedendogli di fornire chiarimenti e di integrare, con i dati in suo possesso, le informazioni a disposizione dell’amministrazione. In una eventuale seconda fase, per definire la ricostruzione del reddito in adesione. In questo modo il contribuente puo’ sempre fornire la prova contraria prima della quantificazione della pretesa.
Dalla simulazione effettuata dall’Agenzia delle entrate, in vista dell’arrivo del nuovo redditometro, emerge che tra le diverse categorie il tasso di irregolarita’ e’ maggiore nel reddito di impresa e nel reddito di lavoro autonomo.
I risultati della statistica sul nuovo accertamento sintetico hanno evidenziato, tra la platea di 4,3 milioni di famiglie a rischio evasione, fenomeni riconducibili a locazioni omesse o parzialmente dichiarate e a redditi in nero di lavoratori dipendenti.
Il nuovo Redditometro, infine, considera 9 macro categorie di spese: Acquisti di beni durevoli; trasporti; abitazione; alimenti e abbigliamento; combustibili ed energia; mobili, elettrodomestici e altri servizi per la casa; sanita’ comunicazioni e istruzioni; tempo libero; altri beni e servizi.
Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, garantisce “dialogo” con i contribuenti e assicura che le famiglie “non debbano tenere una contabilita di tutte le spese” e la mancata coerenza “puo’ avere mille giustificazioni, come eredita’ o donazioni”. Il problema sorge “solo quando ci sono grandi differenze” e “spese significative”.
La non coerenza, infatti, ripete Befera piu’ volte anche durante la conferenza stampa, “non e’ automaticamente rappresentativa di un’evasione. Il contraddittorio potrebbe portare la non coerenza a coerenza, oppure ridimensionare l’incoerenza”. Befera, ricorda che oggi il gap tra redditi e spese che fa scattare la verifica e’ al 20 per cento e con il Redditometro “per ora rispetteremo la legge- sottolinea- e nella prima fase saremo anche piu’ cauti”.
Il “ReddiTest” da scaricare online
Da oggi i contribuenti possono scaricare dal sito dell’Agenzia delle entrate il ReddiTest: il software che misura la compatibilita’ tra reddito familiare e spese sostenute. E’ una sorta di autodiagnosi che coglie le principali caratteristiche che incidono sul tenore di vita e aiuta le famiglie a verificare la coerenza della propria dichiarazione prima che in futuro possa scattare un eventuale accertamento dell’Agenzia delle entrate. E’ un orientamento che alla fine della compilazione del test da’ una informazione qualitativa, si accende una luce: Verde e’ coerente, rosso non coerente.
I dati inseriti restano noti soltanto al contribuente e non ne rimane traccia sul Web. Come detto il ReddiTest e’ uno strumento di compliance che serve a orientare il contribuente sulla coerenza tra il reddito del proprio nucleo familiare e le spese sostenute nell’anno. Per dare inizio al test occorre indicare la composizione della famiglia e il comune di residenza. Vanno poi inserite le spese piu’ significative sostenute dal nucleo familiare durante l’anno. Le voci di spesa sono state aggregate in 7 macro-categorie: abitazione; mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero e cura della persona, spese varie, investimenti immobiliari e mobiliari netti.
Terminata la compilazione, appare un messaggio di coerenza (semaforo verde) o di incoerenza (semaforo rosso).