L’8% delle auto in Italia è senza assicurazione
AUMENTANO i fuorilegge delle quattro ruote. In Italia oggi ci sono almeno 4 milioni di veicoli che circolano pericolosamente in strada senza polizza assicurativa. E’ l’8 per cento del totale, quota cresciuta rispetto a un anno fa di 500mila unità. E le automobili sono ben 2,8 milioni: veicoli “scoperti”, non assicurati perché il tagliando è scaduto, è falso o del tutto inesistente. Mine vaganti nel traffico che, in caso di incidente, rendono molto difficile, se non impossibile, ottenere il risarcimento dei danni causati a mezzi, conducenti, passeggeri o pedoni.
I dati sono il frutto di una proiezione dell’Aci-Automobile club d’Italia sulla base di un’analisi sperimentale condotta per la prima volta su Roma, in collaborazione con l’amministrazione capitolina e l’Ania, l’associazione che raggruppa le principali imprese assicurative.
Nella settimana dal 24 al 30 ottobre sono stati monitorati i 41.825 veicoli transitati sotto le telecamere di 29 varchi nelle zone a traffico limitato della capitale (San Lorenzo, Trastevere, centro storico) e di cinque corsie preferenziali. Sono stati annotati 190mila passaggi.
Ebbene, incrociando in tempo reale le targhe con i dati Pra-Ania, si è accertato che il 9 per cento delle auto (3.092 su 31.000) e il 15 per cento dei motocicli (47 su 261) erano senza assicurazione. Non solo. Fuorilegge anche il 2,1% degli autobus, il 4,2 per cento degli autocarri adibiti al trasporto merci, addirittura l’83 per cento degli escavatori e le macchine da lavoro (5 su 6, un campione oggettivamente troppo ridotto). Dunque il furbetto, o il disperato, dell’assicurazione è sempre più diffuso ed è “trasversale”, si trova a bordo di tutte le tipologie di mezzo. Per le compagnie il mancato incasso sfiora i 2 miliardi di euro e per i conducenti onesti significa “assorbire” con la loro polizza i costi diretti e indiretti dei disonesti. E rischiare di fare incidenti.
“Ora sta al governo e al parlamento – spiega il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani – varare un dispositivo di legge che permetta di sfruttare gli strumenti di telecontrollo non solo per sanzionare gli eccessi di velocità, i passaggi col rosso e le violazioni delle Ztl, ma anche la mancata copertura Rc auto dei veicoli”. Quando si ha la sfortuna di subire un danno da un veicolo non assicurato, c’è sempre la possibilità di richiedere il risarcimento al Fondo Nazionale di solidarietà che si occupa delle vittime della strada, ma nel migliore dei casi per un rimborso parziale occorrono anche 7-8 anni.
E che il fenomeno fosse in crescita costante era intuibile anche leggendo le cronache locali. A sostenere la stima in di Aci, infatti, ci sono i bilanci operativi delle polizie municipali. A Livorno le contravvenzioni per guida senza assicurazione (da 798 a 3194 euro, con l’aggiunta del sequestro del veicolo) sono triplicate negli ultimi quattro anni. A Prato da gennaio vengono sequestrate 3,1 auto al giorno per mancanza di polizza, quando nel 2011 la media era 1,9, nella bassa bergamasca sanzioni raddoppiate, a Padova c’è stato un vero boom di multe (+70%). La crisi economica, la contrazione dei redditi e anche i “fattori culturali”, alla base di questi dati allarmanti. Numeri che tengono in apprensione le istituzioni e gli automobilisti onesti.