La cassa integrazione riesplode a marzo: 455mila in cig e -2mila euro in busta paga
Riesplode la cassa integrazione a marzo. Lo scorso mese la cig ha registrato un aumento su febbraio del +45,1% per un monte ore complessivo di 102.475.610, con incrementi rilevanti per la cassa straordinaria e per quella in deroga. Ore che hanno coinvolto più di 455mila lavoratori (con oltre 150mila in cassa in deroga), che nei soli primi tre mesi dell’anno hanno già perso circa 895 milioni di euro, pari a circa 2mila euro in meno in busta paga. Numeri che emergono dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell’osservatorio Cig del dipartimento settori produttivi della Cgil nazionale nel rapporto di marzo. I dati che emergono dall’analisi rilanciano le ragioni alla base dello sciopero generale del prossimo 6 maggio. Secondo il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, infatti, ”il massiccio ricorso alla cig continua ad evidenziare la grave e persistente crisi produttiva: ancora molte, troppe, vertenze non sembrano trovare uno sbocco risolutivo, come dimostra l’esito della vicenda Vinyls. Serve una svolta urgente – afferma il sindacalista – che passi attraverso una soluzione positiva di tutte quelle vertenze che si trascinano da mesi ma che, allo stesso tempo, dia il via ad una seria politica industriale e che guardi al fisco alleggerendo il prelievo sui redditi da lavoro e da pensione”. Secondo il rapporto della Cgil, poi, è la meccanica il settore in cui si è registrato il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga). Infatti, sul totale delle ore registrate da gennaio a marzo, la meccanica pesa per 83.995.239, coinvolgendo 164.053 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue in questa classifica il settore del commercio con 26.203.272 ore di cig autorizzate per 51.178 lavoratori coinvolti e l’edilizia con 21.855.188 ore e 42.686 lavoratori.