La Cassazione: «Anche i vigili sbagliano, se c’è testimone la multa per rosso può essere annullata»
Buone notizie per gli automobilisti italiani: la multa per passaggio con semaforo rosso può essere annullata se ci sono dei testimoni pronti a contraddire la versione del vigile. Lo ha stabilito la Cassazione pronunciandosi sul caso di una signora di Roma, Isabella V., che si era vista recapitare a casa una multa per essere passata col rosso.
I giudici hanno affermato che il verbale si può annullare «davanti al giudice di pace, prima ancora di arrivare alla querela per falso, quando ci sono dei testimoni che dimostrano un’errata valutazione dei fatti, non trattandosi di una realtà statica ma di un corpo-oggetto in movimento, suscettibile di diverse ricostruzioni». Insomma, un’automobile che supera un semaforo è un oggetto in movimento, quindi possono esserci versioni differenti sulla posizione esatta che occupava nel momento in cui è scattato il rosso.
L’automobilista di Roma aveva contestato la multa, ma il giudice di pace di della capitale, nel gennaio 2005, aveva convalidato la sanzione sostenendo l’insindacabilità dell’operato del vigile. Di diverso avviso, però, la Seconda sezione civile della Cassazione che ha accolto il ricorso della donna, che lamentava di non avere sporto querela e che testimoni oculari avrebbero potuto ribaltare il giudizio del vigile. Trattandosi di un corpo in movimento, ha spiegato la Cassazione, si devono compiere i «necessari accertamenti, e il giudice di pace ha sbagliato proprio perché, non ammettendo la prova testimoniale, non ha tenuto conto che i testimoni potessero fornire una versione diversa dei fatti». Di qui la disposizione di un nuovo processo davanti al giudice di pace.
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