LA CASSAZIONE DALLA PARTE DEI CONTRIBUENTI
La Cassazione è ormai il miglior alleato degli italiani piegati dal Fisco e dalle cartelle di Equitalia. Negli ultimi anni, a causa della valanga di ricorsi che sono piovuti nei tribunali contro l’Ente, la Cassazione detta legge. Da ultimo ricordiamo la sentenza della Suprema Corte a sezioni Unite 19704/2015, che ha sancito l’impugnabilità degli estratti di ruolo, così come aveva sempre sostenuto il Presidente di NoiConsumatori, Avv. Angelo Pisani. Per difendersi da Equitalia bisogna fare attenzione ai diversi casi dei contenziosi. Ad esempio, Equitalia non può fare la notifica di atti, dunque di cartelle esattoriali, tramite raccomandata postale. Per farlo ci vuole un pubblico ufficiale che non è (né può essere) il postino, che non è un pubblico ufficiale. Così per impugnare la cartella Equitalia erroneamente notificata, bisogna fare ricorso. Un altro caso in cui val la pena far ricorso è la vendita forzata dell’immobile pignorato. Se la vendita non viene comunicata al proprietario dell’immobile pignorato, tutta la procedura e il successivo trasferimento del bene a chi lo ha comprato all’asta sono nulli. La Cassazione (dicembre 2014) ha infatti sancito il principio secondo cui l’omissione della comunicazione “impedisce al soggetto pignorato di richiedere la conversione del pignoramento e viola il diritto al contraddittorio”. Il debitore può quindi riacquistare la proprietà della propria casa. Si può portare in giudizio Equitalia per ‘lite temeraria’.
Anche sul fronte auto, se il contribuente impugna davanti al giudice un fermo auto, un’ipoteca o un pignoramento avviato da Equitalia pur senza l’esistenza dei presupposti giuridici per farlo, è possibile chiedere la condanna di Equitalia al risarcimento dei danni per lite temeraria. Questo percorso, in particolare, è suggerito quando il tribunale ha già condannato Equitalia per ‘malafede’ o ‘colpa grave’, caso in cui l’Ente incorre se prosegue nel tentativo di recupero del debito nonostante il cittadino abbia ricevuto una cartella prescritta o nulla. Un altro dettaglio sicuramente da non sottovalutare: il contribuente è sempre libero di versare somme che vadano a ridurre la propria esposizione debitoria, anche per non dover poi pagare interessi su un capitale più elevato. Quindi gli sportelli di Equitalia non potranno mai rifiutare pagamenti parziali. Inoltre, in caso di piano di rateazione in corso, il ritardato pagamento di una mensilità, avvenuto nella mensilità successiva, verrà considerato come mancato pagamento, ma solo dopo aver accumulato otto ritardi anche non consecutivi (e non prima) il contribuente potrà essere considerato decaduto dal beneficio della dilazione.
NoiConsumatori è pronta comunque ad offrire la propria assistenza legale, a tutti quei contribuenti che hanno ricevuto provvedimenti illegittimi da parte di Equitalia !