La Corte Costituzionale boccia legge della Campania sugli autovelox.
La Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la legge della Regione Campania del 2009, che regolava l’ uso degli apparecchi di misurazione della velocità ‘autovelox’, sulle strade di proprietà regionali. Due i profili di illegittimità secondo la Corte. La disciplina della circolazione stradale è materia esclusiva dello Stato, spiega la Corte motivando la sentenza, con un riferimento alla riforma del Titolo V: secondo la Consulta il ricorso del Presidente del Consiglio, che fa a tale giurisprudenza espresso richiamo per denunciare l’ incompetenza della Regione Campania, merita accoglimento. Inoltre la Corte contesta l’ intervento della legge regionale relativamente alla missione degli apparecchi (articolo 2, comma1): la legge regionale contesta infatti la funzione repressiva,delineata nell’ uso degli apparecchi dalla legge statale. Il testo regionale, in contrasto con questa, prevedeva che gli autovelox fossero utilizzati “esclusivamente a scopo preventivo e per ridurre una maggiore consapevolezza dell’ uso dei mezzi di trasporto. Non è consentito l’uso repressivo”.
“E’ giusto che gli autovelox restino di competenza statale e non regionale – afferma l’avvocato Angelo Pisani, presidente di Noi Consumatori – . La Regione Campania non può regolare l’utilizzo degli apparecchi che misurano la velocità degli automobilisti e non può modificare la loro missione, ovvero l’obiettivo per cui essi sono stati montati, anche se si trovano nelle strade regionali. Bisogna fare chiarezza sulle leggi e sulle regolamentazioni in questa materia – conclude Pisani – per non confondere gli automobilisti, ai quali già in passato non è stato garantito il diritto di essere informati della presenza degli autovelox sulle strade nazionali e regionali per cui moltissime persone hanno ricevuto multe ingiuste per eccesso di velocità”.