La crisi economica e l’estate: un italiano su tre non andrà in ferie
BRUXELLES
A pesare, secondo i dati, è la situazione finanziaria incerta. L’unica
Chi in Europa ha invece già programmato le ferie (49% dei cittadini
E il 32% ha deciso che nel 2010 si resta in Europa. Tra le destinazioni
Per sostenere il turismo, una risorsa che il vicepresidente della
(9 marzo) – L’ombra della crisi oscura l’estate degli italiani: pochi
se la sentono di programmare, molti hanno già deciso di rinunciare alle
vacanze e qualcuno pensa solo a mini-fughe dalla città. Secondo un
sondaggio di Eurobarometro, mentre tutta l’Europa programma i propri
viaggi, l’Italia è il Paese più depresso: l’ultimo a mettere mano al
piano ferie, che al momento è il più incerto della Ue. Gli italiani non
sanno cosa faranno della loro estate perchè la crisi, già nel 2009, ha
insegnato loro a ridimensionare desideri e aspettative. E la lezione è
stata capita, tanto che solo un italiano su tre ha già programmato le
ferie, mentre il 35% sa già che non potrà permettersi di muoversi da
casa. Rispetto al 2009, è il 10% in più a rinunciare alle ferie, un
aumento record in Europa.
certezza, dice lo studio, è che in molti (39%) sono convinti che si
dovranno fare dei sacrifici in più rispetto al passato per permettersi
qualche giorno di svago. Per circa un decimo degli europei la vacanza è
invece fuori discussione per i «gravi» problemi finanziari avuti nel
2009. Potrebbero partire solo indebitandosi, spiegano, oppure se la
situazione economica migliorasse.
Ue), ha anche già messo da parte i soldi per il viaggio. Ma, esclusi i
rassegnati a stare a casa (21%), tutti gli altri cercano di partire
risparmiando. La vacanza diventa quindi low cost e, rileva
Eurobarometro, il turismo è fai-da-te. La maggior parte degli europei
(58%) si tiene alla larga da agenzie e tour operator ed utilizza
internet per mettere a punto il proprio itinerario (42%), oppure il
passaparola tra amici e colleghi (58%). Ridotte poi all’osso mete
esotiche e viaggi oltreoceano: gli europei che fanno ‘pazzie’ sono
scesi al 15%, rispetto al 20% del 2009.
preferite c’è l’Italia (9.2%), assieme a Spagna (10.4 %) e Francia
(9.9%). Gli italiani resteranno in Italia: il 56% non supererà i
confini e si sposterà con auto e moto. Inoltre, per azzerare le spese
in vacanza, gli europei hanno deciso di rinunciare allo shopping (21%)
ai trattamenti di benessere (24%) sempre più diffusi negli ultimi anni
e andranno anche meno a cena fuori.
Commissione Ue Antonio Tajani ha definito «incredibile», il 14 e 15
aprile si riuniranno a Madrid gli ‘stati generalì del settore. Tajani,
responsabile Ue per questo settore che rappresenta il 5% del Pil
europeo e il 6% dell’occupazione dell’Europa, ha spiegato come l’Europa
sia la meta prescelta dal 42% dei viaggiatori a livello mondiale.