La disoccupazione sale all’8%
E’ sempre più emergenza lavoro. Secondo gli ultimi dati diffusi
dall’Istat, il tasso di disoccupazione nel mese di ottobre è salito
all’8%, dal 7,8% di settembre e dal 7% registrato a ottobre 2008. Si
tratta del livello più alto da novembre 2004. In particolare i
disoccupati sono cresciuti di 39mila unità rispetto a settembre (+2%) e
di 236mila unità rispetto a ottobre 2008 (+13,4%). E così senza lavoro
superano quota 2 milioni.
La
disoccupazione giovanile – sottolinea l’Istat presentando per la prima
volta la rilevazione sulle forze di lavoro mensili e ricordando che si
tratta di stime provvisorie – ha raggiunto il 26,9% con un aumento di
0,6 punti rispetto a settembre e di 4,5 punti rispetto a ottobre 2008.
I
tecnici dell’istituto di statistica sottolineano anche che l’aumento
della disoccupazione è legato anche all’aumento della tendenza a
cercare lavoro. Infatti il tasso di disoccupazione cresce a fronte di
un’occupazione stabile.
Nell’eurozona la disoccupazione è al 9,8%
Anche
se il tasso di disoccupazione in Italia cresce, rimane comunque sotto
la media Ue. Secondo gli ultimi dati Eurostat, infatti, nell’eurozona a
ottobre il tasso è rimasto invariato al 9,8%, stesso dato di settembre.
Per l’Ue a 27 stati membri, invece, il tasso è di 9,3% dopo il 9,2% di
settembre. Era al 7,3% nell’ottobre 2008.
In cifre assolute,
Eurostat stima per l’ottobre 2009 a 22.510.000 i disoccupati
nell’Ue-27, di cui 15.567.000 nell’eurozona. Si tratta di un aumento
rispetto a settembre di 258.000 unità nell’Ue-27, di cui 134.000
nell’eurozona. Rispetto invece all’ottobre 2008, l’aumento è di
5.002.000 unità nell’Ue-27 di cui 3.149.000 nell’eurozona.
Nel
dettaglio, tra ottobre 2008 e lo stesso mese del 2009, la
disoccupazione maschile nell’eurozona è cresciuta dal 7,0% al 9,7%,
quella femminile dall’8,5% al 10,0%.
In ottobre, infine, Eurostat
registra nell’eurozona una disoccupazione giovanile (under-25) pari al
20,6%, contro il 16,2% dell’ottobre 2008.
Olanda il Paese più virtuoso, in coda la Lettonia
Tra
gli Stati membri, i tassi di disoccupazione più bassi sono stati quelli
dell’Olanda, con il 3,7%, e dell’Austria, con il 4,7%, mentre i tassi
più alti sono stati quelli della Lettonia (20,9%) e della Spagna
(19,3%). Rispetto ad un anno fa, tutti gli Stati membri hanno
registrato un aumento del loro tasso di occupazione. Le variazioni più
contenute sono state quelle della Germania (dal 7,1% al 7,5%),
dell’Austria (dal 4% al 4,7%) e della Romania (dal 5,7% al 6,4% tra il
secondo trimestre del 2008 e il secondo trimestre del 2009). Gli
aumenti più alti sono stati registrati in Lettonia (tra il 9,1% e il
20,9%) e in Lituania (tra il 4,8% e il 13,8% tra il secondo trimestre
del 2008 e il secondo trimestre del 2009).
Scajola: “Dati italiani migliori della media Ue”
Il
ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, commenta con toni
positivi il dato sulla disoccupazione: “E’ molto meglio della media Ue
e degli altri Paesi”. “La crisi economica, aggiunge, si trasferisce
sulla disoccupazione. Però questo è un dato che non è peggiore della
media europea, teniamo meglio noi”, auspicando che “la ripresa ci
faccia dire che si possa recuperare”.