La ‘Ferrovia del Vesuvio’: nel 2010 i lavori
Partiranno entro la metà del 2010 i lavori
per la “Ferrovia del Vesuvio”, i cui vincitori del concorso per
progetti sono stati resi noti ieri sera, a Villa Favorita a Ercolano
(Napoli), dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino,
dall’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta e dal sindaco di
Ercolano, Nino Daniele. Al «Concorso internazionale per la
progettazione preliminare della nuova ferrovia del Vesuvio» bandito
dall’Ente Autonomo Volturno – holding regionale dei trasporti – hanno
partecipato sei importanti studi di architettura internazionali. Al
primo posto, con 77 punti percentuale, si è classificata l’Ati composta
da Ricci & Spaini Srl + 3TI Progetti Italia Srl + IGEAM Srl +
STUDIO EU GBR, con sede a Roma, vincitrice di un premio di 100mila euro
e affidataria dell’incarico di progettazione definitiva. Al secondo
posto, con 72 punti, l’Ati capitanata dalla Global di Gomes Da Silva,
che si è aggiudicata il premio di 60mila euro, e al terzo, con 69
punti, la Sintagma, vincitrice del premio di 35mila euro.
L’importo
dei lavori stimato dal progetto vincitore è di circa 63,7 milioni di
euro, di cui la metà di cofinanziamento regionale e il resto
proveniente da capitali privati che saranno reperiti attraverso una
procedura di project financing. Dopo la progettazione definitiva, che
si concluderà entro quest’anno sarà bandita un’altra gara, con la quale
verrà scelto un concessionario, cui saranno affidate la progettazione
esecutiva, la costruzione e la gestione dell’infrastruttura. I lavori
cominceranno nella seconda metà dell’anno prossimo (2010) e si
concluderanno nel 2014.
Con questo concorso – spiega un comunicato
– si è dunque avviato l’iter per la realizzazione di un collegamento su
ferro per il vulcano, atteso da oltre 50 anni: il progetto di Ricci
& Spaini «Il trenino rosso del Vesuvio» è stato redatto con
l’obiettivo del recupero e dell’integrazione, con modalità
ecosostenibili, del tracciato dell’ex cremagliera Cook (che fino al
1955 da Pugliano portava alla stazione inferiore della storica
funicolare, chiusa nel 1944) non soltanto come infrastruttura al
servizio del Parco ma, soprattutto, come direttrice di collegamento
trasversale del territorio, dalla fascia costiera a quella più interna
fra il Monte Somma e il Vesuvio, e come potente occasione di
riqualificazione dei paesaggi urbani e naturali attraversati.
Le
stazioni in totale sono cinque: sia la linea che le stazioni sono
caratterizzate da strutture architettoniche essenziali. Sono stazioni
aperte, protette solo da una pensilina in vetro rosso, con strisce di
silicio amorfo e cellule fotovoltaiche integrate, che di notte si
illumina restituendo l’energia accumulata durante il giorno e rivela
con il bagliore la linea della nuova ferrovia da lontano. Oltre alla
copertura luminosa, tutte le stazioni sono funzionalmente autonome,
dotate di scale ed ascensore per i portatori di handicap, tornelli di
controllo e biglietteria. Per la stazione di partenza, con l’edificio
della Cook, già restaurato, è previsto un museo e ristorante-bar con
terrazza panoramica sul Golfo.
Nelle vicinanze, un grande
parcheggio, con il terminal per i bus turistici. Nella cava vicino
viene realizzato un grande albergo inserito nello scavo che viene
modellato da una nuova sistemazione paesaggistica. La stazione di
Canteroni è realizzata con una struttura a minimo impatto; una serie di
percorsi la collegano ad un belvedere ed area pic-nic.