La Gelmini lancia una sfida: ai professori più meritevoli uno stipendio in più
Se sei un professore capace e meritevole avrai lo stipendio più alto. Ecco la nuova iniziativa, firmata ministro Gelmini, che pone particolare attenzione al merito, che finalmente inizierebbe a pagare, nel sistema d’istruzione italiano. Infatti da quest’anno tutti i professori più meritevoli per il loro lavoro svolto in classe e non, verranno gratificati con uno stipendio in più. Città pilota del progetto saranno Torino e Napoli con venti scuole coinvolte. Non solo, accanto a ciò anche gli istituti scolastici potranno beneficiare della nuova iniziativa. Se dimostreranno, infatti, di aver migliorato i livelli di apprendimento degli studenti e raggiunto certi standard riceveranno un contributo fino a un massimo di 70 mila euro. Anche in questo caso si comincerà in via sperimentale, dalle scuole medie delle province di Pisa e Siracusa (per la durata dell’intero triennio). Non ha esitato a parlare di «giorno storico» il ministro Gelmini sottolineando come per la prima volta parta un’iniziativa concreta per introdurre il merito nel sistema d’istruzione italiano. «Finalmente – ha detto – si iniziano a valutare i professori e le scuole su base meritocratica. Premi dunque ai migliori e non soldi legati solo all’anzianità di carriera che comunque, grazie allo sforzo del governo, sono stati garantiti a tutto il settore». Le scuole, inoltre, verranno valutate attraverso una serie di indicatori che vanno dal rapporto scuola-famiglia alla gestione delle risorse, ai livelli di abbandono. Il verdetto è affidato a un team di osservatori esterni composto da un ispettore e da due esperti indipendenti. Sulla base dei risultati verrà quindi formulata da una Commissione tecnica regionale una graduatoria. Alle scuole che si collocheranno nella fascia più alta sarà assegnato un premio, fino ad un massimo di 70mila euro. Per il progetto destinato agli insegnanti, che aderiranno volontariamente alla sperimentazione, in ogni scuola verrà costituito un «nucleo» di valutazione composto dal preside, da due professori eletti dal Collegio dei docenti e dal presidente del Consiglio di Istituto (in qualità di osservatore). La valutazione terrà conto di curriculum vitae e documento di valutazione. Ma non solo. Il «nucleo» dovrà considerare anche il giudizio sui docenti espresso da genitori e studenti. Gli insegnanti meritevoli saranno premiati entro aprile/maggio 2011.
Ma a questo punto “la domanda sorge spontanea”: se a valutare sono gli stessi insegnanti e presidi, non si rischia di cadere in tentazione, lasciando spazio ad interessi economici e a poca onestà? Ai posteri l’ardua sentenza.