LA LEGGE DI BILANCIO 2018 DICE ADDIO ALLE PRESCRIZIONI BREVI PER LE CARTELLE ESATTORIALI.
Un emendamento della legge di bilancio 2018, appena inserito dal Governo allunga il termine di prescrizione delle cartelle esattoriali, che indipendentemente dal tributo, da quinquennale diventa decennale.
Tale disposizione, se dovesse entrare in vigore, non solo avrebbe efficacia retroattiva (cioè con effetti su cartelle già prescritte) ed equiparerebbe la cartella esattoriale ad una sentenza passata in giudicato ma contrasterebbe con il recente e diverso orientamento, più favorevole ai contribuenti, espresso dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite.
La prescrizione triplica, ad esempio, per il bollo auto, che non sarà più di tre anni ma di dieci, con un vantaggio non trascurabile per l’Agenzia delle Entrate che avrà più tempo per procedere con un fermo amministrativo del veicolo. Anche per le multe in tema di violazione del codice della strada è previsto un aumento da cinque anni a dieci anni. Stessa sorte per Imu, Tasi, e Tassa sui rifiuti.
“La disposizione toglie il diritto alla prescrizione ai contribuenti e suscita non pochi dubbi di costituzionalità per una serie di ragioni”, così afferma L’avvocato Angelo Pisani, che da avvocato sempre vicino ai cittadini e in qualità di Presidente dell’associazione “NOI CONSUMATORI”, chiede l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed è pronto a portare l’insidiosa questione di fronte alla Corte Costituzionale.
Non solo la crisi
Il caro vita
La disoccupazione.
Io ammiro il popolo di Catalogna.
Ma noi no.
Noi non siamo come loro.
Sono del parere che la mafia la camorra i nostri politici
Sono EQUITALIA
Silenzio…….ora c’è il rosatellum e del resto non interessa niente a nessuno. Fino a gennaio 2018.
Quando viene la fine di questi banditi.
la fine di questi banditi viene solo quando tutto il popolo di imbecilli italiani smette di votarli e di crederci, nonche di pagare con la coda tra le gambe