La misura dell’assegno divorzile viene influenzata dalla durata del matrimonio. L’unione breve incide sull’importo
Cassazione civile sez. I, 13 maggio 2011 n. 10644
Con il primo motivo, il ricorrente lamenta violazione o falsa applicazione della Legge Divorzio, art. 5, come modificato dalla L. n. 74 del 1987, art. 10; con il secondo, omessa valutazione delle risultanze processuali, omessa, insufficiente, contraddittoria motivazione della sentenza impugnata. Non si ravvisa violazione alcuna di legge. Il Giudice a quo fa corretta applicazione dei presupposti di legge relativi all’assegno di divorzio e richiama la giurisprudenza consolidata di questa Corte, per cui l’inadeguatezza dei mezzi va rapportata al tenore di vita goduto durante la convivenza matrimoniale. E, a tal proposito, il Giudice, in mancanza di prova sul punto, da parte del richiedente, può fare riferimento, quale elemento presuntivo di valutazione del pregresso tenore di vita, alla situazione economica delle parti (al riguardo, tra le altre, Cass. 13169/04). Con motivazione congrua e non illogica, sulla base dell’istruttoria espletata, il giudice a quo ha esaminato in modo analitico e circostanziato le condizioni economiche delle parti, riferendosi in particolare alla C., non disoccupata, ma con un reddito da lavoro modesto (…).