La proroga di Unico è in rampa di lancio
La decisione politica è stata presa: anche quest’anno i termini per il versamento delle imposte legate a Unico slitteranno in corsa per dare più tempo ai contribuenti di fare i conti e chiudere la propria posizione fiscale.
Per rendere definitivo lo spostamento delle date manca solo la firma al decreto che rivedrà i termini. Il rientro in Italia del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, dopo gli impegni internazionali che lo hanno visto protagonista in questi giorni, dovrebbe accelerare, sottolineano fonti di via XX settembre, l’iter del provvedimento. Che, con ogni probabilità, sarà, come già avvenne l’anno scorso, un decreto del presidente del consiglio dei ministri che potrà essere preso in esame fra il pre-consiglio di oggi e il consiglio dei ministri che risulta già in programma per giovedì.
Il rinvio dovrebbe interessare i contribuenti sottoposti agli studi di settore. Anche quest’anno, infatti, la ragione giustificatrice della proroga, chiesta a gran voce dalle associazioni di categoria nei giorni scorsi, è stato il ritardo con il quale è stato messo a disposizione degli operatori e dei professionisti il corredo necessario per affrontare le dichiarazioni nel caso in cui i contribuenti siano soggetti all’applicazione di Gerico.
Se si dovesse seguire la stessa linea dell’anno scorso (e questa è l’ipotesi più probabile, salvo cambi di linea dell’ultima ora) i contribuenti sottoposti agli studi di settore potrebbero essere chiamati a versare entro il 6 luglio senza maggiorazione e dal 7 luglio al 5 agosto 2010 con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse.
Più tempo, dunque, per fare i conti e una scadenza per le dichiarazioni che diventerebbe a due corsie: con una parte dei contribuenti impegnata a rispettare il termine originario del 16 giugno (o del 16 luglio con la maggiorazione) e una parte proiettata in avanti di una ventina di giorni.
Sembrano, così, definitivamente superate le incertezze che quest’anno hanno reso un po’ più complessa la scelta. Su un piatto della bilancia pesavano, infatti, le ragioni strettamente erariali (non perdere incassi). Mentre sull’altro piatto stava la necessità di dare ascolto alle categorie e di concedere respiro ai contribuenti. Alla fine, dunque, ha prevalso la scelta di riconoscere i problemi che contribuenti e professionisti si sono trovati ad affrontare con pochi giorni a disposizione e di dare più tempo per superare le difficoltà, legate, per esempio, alla necessità di capire come utilizzare i nuovi correttivi anti-crisi.
Il corredo, in ogni caso, è arrivato in ritardo. Basti pensare, per esempio, che a lungo i contribuenti hanno potuto utilizzare una versione Beta di Gerico e che solo venerdì scorso (si veda «Il Sole 24 Ore» del 5 giugno) è arrivata la circolare dell’agenzia delle Entrate che ha illustrato procedure e modalità dell’invio di più di 100mila lettere a contribuenti sottoposti agli studi di settore considerati a rischio di irregolarità e che sono stati invitati a rivedere la propria posizione in vista di Unico 2010.