La rateizzazione delle tasse è un diritto
I contribuenti che si trovano in obiettive difficoltà economiche hanno diritto ad ottenere dalla società di riscossione la rateizzazione delle imposte.
Lo ha affermato la Cassazione dando ragione a un contribuente moroso contro Equitalia, l’agenzia di riscossione (che sosteneva che la rateizzazione è solo una concessione da parte dell’esattore).
Equitalia si è dovuta ricredere poiché la sentenza della Suprema Corte (n. 20778/10 del 7 ottobre scorso) ha sottolineato come, in base all’articolo 19 del DPR 602/1973 e successive modifiche, il contribuente che versi in temporanea condizione di obiettiva difficoltà, può richiedere (un tempo all’Amministrazione delle Entrate ed oggi all’agente della riscossione) la ripartizione del pagamento in più rate mensili. Questa disposizione viene incontro alle necessità del debitore per il quale rappresenta quindi un’agevolazione, che anche nel significato comune ha, per l’appunto, il significato di aiuto, favore, facilitazione. In particolare i giudici hanno stabilito che la rateizzazione non è un mero procedimento amministrativo, di conseguenza non si identifica solamente come un semplice interesse legittimo ma piuttosto come un vero e proprio diritto: il rifiuto dell’esattore quindi comporta la valutazione da parte delle commissioni tributarie.
“Un nuovo traguardo che si aggiunge a quelli precedenti, in nome di quella Giustizia che tutela i contribuenti!” ha dichiarato l’avvocato Angelo Pisani, presidente di NoiConsumatori. “Spero sole che Equitalia, ovvero i direttori dei vari sportelli presenti sul territorio non facciano finta di nulla come purtroppo ancora succede. Sarebbe ora che lo Stato, proprietario di Equitalia, facesse un testo unico che semplifichi i rapporti con i contribuenti visto che l’ex “esattore” adotta un comportamento da vero e proprio porto delle nebbie. Estratti debitori non faticosamente leggibili anche per addetti ai lavori, eliminazione dagli archivi di debiti vecchissimi, mai notificati, ma puntualmente riproposti anche dopo decenni, sportelli aperti in tutta la città e provincia anche il pomeriggio, aggiornamento dei luoghi di residenza dei contribuenti con gli archivi dell’anagrafe comunale o quella tributaria”.