La riforma del condominio
Il 18 giugno 2013 sono entrati in vigore i 32 articoli della legge 11 dicembre 2012, n. 220, intitolata Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici, intervenuta a trasformare una realtà che, direttamente o indirettamente, interessa circa 56 milioni di persone.
Il provvedimento recepisce in larga misura princìpi e istituti giuridici da tempo individuati dalla pratica e sanciti dalla giurisprudenza: fra questi il supercondominio, il Consiglio di condominio, l’equiparazione dell’ascensore alle scale ai fini della ripartizione delle spese di manutenzione e sostituzione, il riconoscimento, a certe condizioni, del diritto al distacco dall’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento d’aria da parte del condomino, l’elaborazione di una vera e propria casistica sintomatica di “grave irregolarità” nella gestione condominiale, la preclusione, per il regolamento, di vietare il possesso o la detenzione di animali domestici, l’obbligo del conto corrente condominiale, la particolare attenzione riservata alla sicurezza dell’edificio e degli impianti, la regolamentazione del conflitto d’interessi in capo all’amministratore: elementi tutti finalizzati a migliorare il clima condominiale attraverso una più trasparente e dettagliata definizione degli aspetti di questa particolare e diffusa comunità, e del ruolo di coloro che vi convivono o la gestiscono.
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