La tua auto è abbastanza ecologica?
E’ molto importante considerare,
da consumatori
responsabili, non solamente
gli aspetti economici ma la
stessa sostenibilità ecologica
delle nostre scelte: è davvero
necessario avere tre
auto in una famiglia di quattro
persone o si potrebbe
razionalizzarne l’uso e
rinunciare ad una almeno? Il
mezzo pubblico per andare al lavoro non è una
opzione percorribile e vantaggiosa? Non potremmo
convertire a carburante ecologico la nostra auto invece
di avviarla alla rottamazione?
In effetti le alternative suggerite dai provvedimenti
inseriti in finanziaria sono diverse ed andrebbero
valutate attentamente, senza pigrizia e senza guardare
esclusivamente al discorso economico, scegliendo
l’alternativa migliore per il proprio caso anche
se non è quella che beneficia di maggiori incentivi. E’
importante che un provvedimento almeno nelle intenzioni
dettato da istanze ecologiste non si trasformi
nei fatti in una spinta consumistica indiscriminata e
irrazionale (a solo beneficio dei produttori di automobili)
e non proprio “sostenibile” per l’ambiente.
Va infine ricordato che in passato analoghe campagne di
incentivazione hanno dato luogo ad una certa mistificazione
che tende a confondere i benefici dell’intervento pubblico
con le offerte promozionali del produttore e del venditore,
i quali si sono spesso in parte appropriati dei contributi,
di fatto assorbendoli negli abituali sconti sul prezzo di listino.
Attenzione dunque a fare bene i calcoli ed occhi aperti
nel raffrontare il costo puro del veicolo e l’incentivo. Non
dimenticare mai, infine, il costo delle dilazioni di pagamento:
il credito al consumo è piuttosto avvezzo alla pubblicità
ingannevole, in generale, e tende a far credere che acquistare
a rate sia più economico che pagare in contanti!
progressiva “messa fuori legge” dei veicoli più inquinanti,
anche se con cadenze pluriennali.
L’Europa si sta impegnando molto per favorire in ogni settore
della società comportamenti ecologicamente compatibili:
dalla produzione industriale al consumo delle famiglie,
dagli interventi di recupero ambientale alla razionalizzazione
di trasporti ed infrastrutture, alla promozione dell’uso di
energie rinnovabili, all’educazione ambientale dei giovani…
Questo impegno si
attua in modo trasversale
nelle politiche più diverse e
sotto la guida di numerose
Direzioni Generali e merita
la nostra attenzione.
Il nostro contributo
Oggi la riduzione delle emissioni inquinanti non è più solamente
un problema dei governi impegnati dalla sottoscrizione
del protocollo di Kyoto, ma un evidente bisogno collettivo
che si rende sempre più palese anche agli occhi del
cittadino meno informato e sensibilizzato, anche per via di
sintomi di malessere del Pianeta vistosi come il cambiamento
climatico (un inverno così caldo e povero di precipitazioni
viene notato un po’ da tutti) e l’aria irrespirabile delle
città, o lo scioglimento dei ghiacciai anche sulle nostre Alpi.
Ognuno nel suo piccolo può dare un contributo davvero
determinante, attuando scelte responsabili ed incoraggiando
nelle persone a lui più vicine comportamenti ispirati alla
sensibilità ambientale e sociale. Non si tratta infatti di benevolenza
verso flora e fauna, ma di reale necessità per la
stessa sopravvivenza della nostra specie, con particolare
riferimento alla sostenibilità del nostro benessere. Se le
risorse naturali cui attingiamo costantemente e da cui
oggettivamente dipendiamo (materie prime, fonti energetiche
fossili) vengono sfruttate indiscriminatamente e finiscono
per esaurirsi, sarà impossibile mantenere il tenore di
vita che abbiamo. Se i rifiuti, eccessivi e non adeguatamente
trattati per uno smaltimento ecologico, finiranno per
sommergerci, come sarà possibile vivere? Come sostenere
la crescita impetuosa dei paesi emergenti (Asia, Africa e
Sud del mondo in generale), oggettivamente poco preoccupati
del proprio impatto ambientale?
Ogni cittadino ha la responsabilità di farsi partecipe al
dibattito sul tema e di comportarsi in modo coerente. Le
campagne informative e le iniziative condotte dalle istituzioni
comunitarie e nazionali, dalle associazioni ambientaliste
e dei consumatori, dalle imprese e dalle università
sono tante e facilmente accessibili. Internet è sicuramente
una buona fonte documentale in proposito.
Il Centro Europeo Consumatori sostiene con forza il bisogno
di una cultura del consumo responsabile ed ecologicamente
compatibile, contribuendo con le sue pubblicazioni e
gli eventi alla sensibilizzazione del pubblico. Invita pertanto
i lettori a segnalare le campagne e le iniziative meritevoli
di questo settore cui si possa dare visibilità e rilevanza.
Incentivi alla rottamazione: previsto un
contributo anche per chi rottama senza
acquistare una nuova auto
Nel caso di rottamazione dell’auto Euro 0 o Euro1 con contestuale
acquisto di un’auto Euro 4 con emissione non
superiore ai 140 g/km di Co2, è previsto un bonus di
800,00 euro e l’esenzione del bollo per due anni o per tre
anni se l’auto acquistata ha meno di 1300 cc o se la persona
fisica che compra la macchina appartiene a un
nucleo familiare di almeno 6 rottamazione
di un Euro0 o Euro1 è previsto il bollo gratis e un
incentivo all’acquisto di 50 euro.
L’Europa e la tutela ambientale
La stessa classificazione ecologica dei veicoli ricorda che
si tratta di standard europei fissati a livello comunitario per
favorire una omologa tutela nei diversi Stati Membri e fissare
livelli minimi di ricambio ecologico del parco auto, con
Codice Euro
Normativa riportata sulla carta di circolazione, al Quadro 2 riga V9 per
le carte attuali oppure in basso nel riquadro 2 per le vecchie carte, con
la dicitura: “rispetta la direttiva”- Guida alla deteterminazione della categoria “Euro” di appartenenza del veicolo
1 93/59 CEE o 91/441 CEE o 91/542 CEE punto 6.2.1.A
2 91/542 CEE punto 6.2.1.B o 94/12 CEE o 96/1 CEE o 96/44 CEE o
96/69 CEE o 98/77 CEE o
* 96/20-95/54 93/116-96/69-96/36
* 96/20-95/54 93/116-96/69-95/56-96/37
* 96/20-95/54 93/116-96/69-95/56-96/37-96/38
* 96/20-95/54 93/116-96/69-95/56-96/36-96/37-96/38
* 96/20 CE-96/44 CE
* 96/20 CE-96/1 CE
* 96/20 CE-94/12 CEE
* 96/20 CE-94/12 CEE – 93/116 CE
* 96/20 CE- 95/54 CE-94/12 CEE -93/116 CE
* 96/20 CE -96/69 CE -95/54 CE -93/116 CE
* 96/20 CE -95/54 CE – 96/69 CE – 95/56 CE
* 96/20 CE – 91/542 CEE punto 6.2.1-B
* CE 96/20 -93/116 -96/69 -95/56
* CE 96/20 – 95/54 – 93/116 -94/12 -96/36 -96/38
* 1999/102/CE rif. 96/69/CE
* 92/97 CEE -94/12 CE – 95/54 CE – 93/116 CE
* 92/97 CEE -96/69CE
* 92/97 CE – 96/69CE – 93/116 CE
* 92/97 CEE – 94/12 CEE – 93/116 CE
* 92/97 CEE – 94/12 CEE
3 98/69 CE o 98/77 CE rif 98/69 CE o 99/96 CE o 2001/27 CE o
2001/100 CE.A o 2002/80 CE.A o 2003/76 CE.A
4
98/69 CE B o 98/77 CE rif 98/69/CE b o 1999/96 CE B o
1999/102 rif. 98/69/CE B o 2001/1 CE rif. 98/69/CE B o
2001/1 CE B rif. 98/69/CE B o 2001/27 CE B o 2001/100 CE B o
2002/80 CE B o 2003/76 CE B