La tutela dei poveri: 17 mesi per una visita oculistica al Policlinico di Napoli
Diciassette mesi per una visita
oculistica. È quanto dovrà aspettare la signora Anna F., cinquantatré
anni, di Caivano, per avere un responso dagli specialisti del
Policlinico federiciano in merito ai suoi problemi alla vista. La
prenotazione è stata fatta da suo marito che, l’altra mattina si è
recato, di buon’ora, presso la struttura universitaria per ottenere un
appuntamento con i medici di oftamologia, nell’edificio 15/A del
policlinico nuovo.
L’uomo ha presentato la richiesta del medico che tiene in cura la
signora Anna, ha fornito i suoi dati, ed ha ritirato la prenotazione.
Si è allontanato dallo sportello, ha inforcato le lenti ed ha letto:
«Presentarsi alle ore 9,45 del giorno martedì 21 dicembre 2010».
«Ho pensato subito ad un errore, ho immaginato che l’operatore, anzichè
scrivere dicembre 2009, che pure mi sembrava una data lontanissima,
avesse scritto 2010. Sono così ritornato allo sportello per far
rettificare il documento», racconta l’uomo. Ma l’impiegato, è il
racconto del coniuge della signora Anna, gli ha risposto che, in quella
prenotazione, non c’era proprio nessun errore. «Per sottoporre, dunque,
mia moglie, che presumibilmente ha un tumore che preme sul cervelletto,
a un esame del campo visivo e perimetria bisognerà aspettare
diciassette mesi».
Un’attesa assurda che indurrà sicuramente la paziente a cambiare
struttura o a rivolgersi privatamente – e, dunque, a pagamento – a un
oculista che nel giro di qualche ora la riceverà al suo studio.
Luigi Quagliata, direttore sanitario del Policlinico federiciano,
ammette: «Sì, purtroppo è vero. Ma sono le visite oculistiche generiche
che affollano la lista di attesa, impedendo di trattare rapidamente
visite di alta specializzazione. Ed è questo un problema che affligge
un po’ tutte le strutture sanitarie che sono sommerse da richieste di
prestazioni di primo livello, le quali penalizzano ospedali con grosse
attrezzature e competenze». Secondo il direttore sanitario bisognerebbe
risolvere il problema con una rimodulazione della domanda. Insomma la
visita generica blocca quella iperspecialistica.
Al Policlinico, comunque, le liste non sono lunghe solo in oculistica,
ma anche in ortopedia e dermatologia. «È nei nostri progetti il
potenziamento degli ambulatori e un network tra aziende ospedaliere
territoriali per una cooperazione, così come già suggerisce la Regione»
assicura, infine il vertice del policlinico.
Ma se, da un lato, per una visita oculistica si deve attendere 17 mesi
in altri reparti del Policlinico le cose vanno invece molto bene. Nella
cardiochirurgia diretta dal professore Carlo Vosa, i tempi d’attesa non
superano la settimana.