L’abusivismo: vertice in Procura, avanti con gli abbattimenti
Stretta sull’abusivismo edilizio a Napoli. Dopo gli abbattimenti di
Pianura è alle porte una nuova, lunga, sequenza di interventi su
palazzi e ville costruiti senza permessi. Da lunedì si ripartirà con
nuovo vigore. Ieri c’è stato un vertice dal procuratore aggiunto Aldo
De Chiara, coordinatore della sezione ecologia, con l’assessore alla
legalità del Comune, Luigi Scotti, il comandante della polizia
municipale Luigi Sementa e un gruppo di ufficiali dei vigili. Sul
tavolo i problemi di abusivismo della città e una serie di proposte per
i prossimi interventi: «Abbiamo fatto il punto della situazione – ha
detto De Chiara – e studiato i percorsi futuri: bisogna procedere con
gli abbattimenti e l’Amministrazione ha un ruolo determinante perché si
vada avanti. Ho approfittato dell’occasione anche per fare i
complimenti al comandante Sementa per gli interventi di Pianura che
hanno rappresentato un segnale importante». Mentre i vertici della
municipale erano riuniti in procura, gli ufficiali del corpo
procedevano a nuovi sequestri. L’ultimo è stato effettuato in via Russo
all’Arenella, al numero 57. I vigili della sezione polizia giudiziaria,
diretta dal tenente Salomone, hanno posto i sigilli a un fabbricato di
quattro piani. Gli agenti, al comando del tenente D’Anna, hanno
denunciato che una semplice ristrutturazione filologica, che avrebbe
dovuto ricoprire gli spazi già occupati da un palazzo preesistente, si
era «allargata» al sedime, non edificabile. Il fabbricato è stato
sequestrato, in attesa delle decisioni del magistrato. Di allarme
abusivismo si è parlato anche durante il convegno sul piano casa
organizzato dall’associazione casadelconsumatorecampania.it, del
consigliere comunale Marco Mansueto. Il gip Alberto Capuano del
tribunale di Napoli ha lanciato l’allarme: «Nelle prossime settimane si
procederà con le demolizioni già esecutive e c’è il rischio di una vera
e propria emergenza casa di cui devono farsi carico le istituzioni con
un programma di costruzione di alloggi popolari». Ma non solo. C’è
anche il rischio di un negativo impatto sull’ordine pubblico, perché
ogni operazione di abbattimento si trasforma in una guerriglia tra
residenti che cercano di proteggere i fabbricati e forze dell’ordine
che devono fare strada alle ruspe. Nella provincia di Napoli
l’abusivismo non conosce soste. Dal primo gennaio del 2006 a ieri è
stata denunciata la costruzione di 2.442 strutture abusive e per tutte
è scattato il provvedimento di abbattimento. Ma in quattro anni, dei
duemilaquattrocento provvedimenti richiesti, ne sono stati eseguiti
solo settantasette. L’anno peggiore sul fronte dell’abusivismo, è stato
il 2008 quando in dodici mesi sono state disposte mille demolizioni con
trenta esecuzioni. A Napoli i motivi del mancato intervento per la
demolizione, erano legati principalmente alla mancanza di un contratto
con una ditta che eseguisse materialmente i lavori: «Da qualche
settimana, però, il problema è stato risolto – spiega il generale
Sementa – e possiamo finalmente dare nuovo impulso a una attività che,
da sempre, il corpo di polizia municipale svolge con attenzione e
perizia». Per rendere più incisivo l’intervento della polizia
municipale, il procuratore aggiunto De Chiara ha sollecitato
l’Amministrazione a dotare i vigili di nuove risorse sotto forma di
mezzi e, possibilmente anche di uomini: «Ma riusciamo ad andare avanti
anche con le forze attuali», ha spiegato il generale Sementa.