L’accertamento nei confronti del socio non può prescindere dal condono della società
“Il condono fiscale di una società non opera direttamente in favore dei
soci ma cambia la loro posizione verso l’amministrazione finanziaria”.
A questa conclusione è giunta la Corte
di Cassazione con la sentenza n. 26323 del 16 dicembre 2009, con cui ha
accolto il ricorso di un uomo, socio insieme a sua moglie di una
sas che contestava la richiesta dell’amministrazione di maggiori imposte sui redditi a seguito di un accertamento fatto nei confronti
della società, tralasciando il condono ottenuto dall’azienda. La Corte ha chiarito che “È illegittima la richiesta di maggiori imposte al singolo socio
basata sull’accertamento dei redditi dell’impresa e non sui tributi
concordati nella definizione agevolata”.