L’allarme del segretario Cisl Crisci: quadruplicata la cassa integrazione
CASERTA — Negli ultimi dodici mesi in provincia di Caserta il
ricorso alla cassa integrazione ordinaria è praticamente
quadruplicato, passando dalle 413 mila ore del periodo gennaio-ottobre
2008, a 1 milione 400 mila dell’analogo periodo del 2009. Senza contare
che la rete di protezione della Cig in deroga sostiene attualmente più
di 8 mila lavoratori. A lanciare l’allarme nel corso della consueta
conferenza stampa di fine anno è il segretario della Cisl, Carmine
Crisci. «Bastano queste cifre — afferma Crisci — per dare la misura
della vastità e profondità della crisi economica e produttiva vissuta
dal territorio. Su una popolazione censita di 987 mila abitanti ( dati
del 2005, ndr ), i disoccupati sono ormai ben 207.000, di cui 105 mila
donne e 102 mila uomini.
Mentre la disoccupazione giovanile raggiunge
il 43,2%, anche se in alcune aree arriva a superare il 53%». La crisi,
secondo la Cisl ha pesantemente coinvolto tutto il settore
manifatturiero, dall’indotto auto all’elettronica civile, dalle
telecomunicazioni al chimico e al tessile, dall’agricoltura
all’agro-alimentare, e non ha risparmiato il turismo ed il commercio.
«In questo contesto — sottolinea Crisci — la politica e le istituzioni
paiono ormai ridotte allo stremo, incapaci di indicare strade e
strumenti utili non solo a difendere e tutelare il territorio ma
soprattutto a prepararlo all’uscita dalla crisi.
Basti pensare all’accordo di programma per
la reindustrializzazione delle aree di crisi di Terra di Lavoro, che
avrebbe potuto rappresentare linfa vitale, non solo per restituire
prospettive occupazionali ai lavoratori della Ixfin, della Finmek,
della Costelmar e della 3M: ed invece, a quasi due anni dalla stipula,
resta ancora al palo. Come pure ancora fermo, dopo 8 mesi è il cantiere
del Policlinico, attorno al quale potrebbe svilupparsi una fiorente
economia. Pertanto, se non dovessero pervenire presto notizie
positive, saremo costretti ad avviare una stagione di lotta
coinvolgendo i cittadini». Infine, una proposta per il rilancio
dell’interporto di Maddaloni-Marcianise: «La Camera di commercio entri
nel capitale».