Laser, sequestrati 9mila apparecchi
Sono migliaia i puntatori laser pericolosi per la salute sequestrati dai carabinieri del Nas
dopo i recenti episodi di cronaca, avvenuti soprattutto negli stadi di
calcio. I carabinieri hanno setacciato grossisti e rivendite al
dettaglio di questi oggetti importati clandestinamente dall’Estremo
Oriente e ne hanno sequestrati circa 9mila tra Puglia, Veneto e Lombardia, denunciando 21 persone legate a questo traffico.
Le irregolarità riscontrate dai militari riguardano sia l’assenza di marcatura Ce, che la mancanza di indicazioni in lingua italiana
sulle confezioni ma il pericolo maggiore viene individuato
nell’intensità del laser. Infatti, l’elevata potenza e la lunga gittata
del raggio emesso da tali congegni determinano la collocazione di
questi prodotti nella tipologia che la normativa comunitaria classifica
come “III”: la vendita di tali dispositivi è vietata in Italia
dall’ordinanza del ministero della Salute del 16 luglio 1998 perché potenzialmente in grado di procurare gravi danni alla retina.
Il
numero maggiore di sequestri, che riguardano la vendita di dispositivi
di classe vietata, è stato effettuato nelle province di Bari, Foggia, Milano e Padova e i casi individuati vedono coinvolti, di massima, esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi. I controlli del Nas sono ancora in corso e proseguiranno anche nei prossimi giorni.