Genova – Una ventina di giovani ha fatto irruzione, oggi pomeriggio, (ieri -n.d.r.) nell’ufficio dell’assessore comunale al Bilancio Franco Miceli per protestare contro le riscossioni coatte di Equitalia, ed hanno simulato un pignoramento, spostando mobili e suppellettili nel corridoio. Nei volantini lasciati sul posto, che recano in calce la firma del movimento “Uniti contro la crisi” (area ex Disobbedienza), si spiega di voler far provare a Miceli cosa si provi ad essere nei panni di chi si vede portare via tutto.
«Stavo lavorando, ero nel mio ufficio all’ottavo piano di palazzo Tursi, quando sono entrati una ventina di ragazzi che hanno attaccato alcuni adesivi, gettato volantini, e inscenato un pignoramento – ha detto Miceli -. Tutto si è consumato in una decina di minuti. Ho fatto presente che stavano commettendo un reato ed ho chiamato la municipale. Se ne sono andati prima dell’arrivo degli agenti». «Voglio far presente – ha spiegato Miceli – che il Comune non può modificare le normative nazionali che presiedono alle riscossioni coattive dei tributi di Equitalia». Sul posto sono intervenuti gli investigatori della Digos. Qualche tempo fa giovani che facevano capo a “Uniti contro la crisi” avevano manifestato davanti alla sede di Equitalia di Genova accendendo alcuni fumogeni.