Laurenti vince il ricorso contro il Fisco. Per lui un rimborso da 150mila euro
Il comico e attore Luca Laurenti ha “vinto” il ricorso e il Fisco ora dovrà rimborsargli più di 150 mila euro, oltre a 2500 euro di spese legali. Si è concluso così uno dei tanti capitoli della battaglia legale tra Laurenti e l’Agenzia delle Entrate, che nei mesi scorsi ha portato anche Equitalia a pignorare 6 appartamenti dell’attore.
La sentenza. Ieri, infatti, è arrivata la sentenza della Commissione tributaria regionale della Lombardia – in sede di “appello” rispetto alla commissione provinciale che aveva dato torto a Laurenti – la quale ha deciso che al comico deve essere restituita la cifra di Irap che aveva versato, per gli anni dal 2000 al 2004, ossia un totale di oltre 152 mila euro.
La difesa. Come ha spiegato il fiscalista Silvio Ceci,che ha assistito il conduttore tv nel contenzioso, «è stato riconosciuto che Laurenti non era un evasore, che non doveva versare quelle tasse che ha versato e che ha dunque diritto che gli vengano rimborsate». Secondo la linea difensiva, l’Irap, ossia l’imposta regionale sulle attività produttive, deve essere pagata soltanto da professionisti che abbiano un’organizzazione produttiva stabile. Ossia dai professionisti che hanno dipendenti e uffici che lavorano per loro. Tesi che è stata accolta anche dai giudici tributari – come ha chiarito il fiscalista – i quali non hanno individuato questo tipo di organizzazione nel lavoro di Laurenti.
Gli appartamenti restano pignorati. I 6 appartamenti in centro a Milano però restano pignorati, perché, come ha spiegato ancora il fiscalista, «è una vicenda complessa, ci sono altri debiti tributari e altre udienze e pendenze da affrontare». L’Agenzia delle Entrate infatti avrebbe contestato un totale di circa 2 milioni di euro di Irap al comico. In ogni caso, ha concluso Ceci, «l’Agenzia è stata anche condannata al pagamento delle spese legali, cosa che avviene raramente».