LE SOLITE “PEZZE A COLORI” DELL’ASSESSORE NASTI.PROPONIAMO ALLE ALTRE ASSOCIAZIONI UNA CLASS ACTION CONTRO IL COMUNE DI NAPOLI PER “DISASTRO AMBIENTALE” PER LA SITUAZIONE DELL’ARIA CHE RESPIRIAMO
Gli assessorati all’Ambiente ed alla Polizia Locale rendono noto che
sabato 21, dalle 15 alle 20, domenica 22, dalle 10 alle 13, e lunedì
23, dalle 7,30 alle 13, sarà in vigore il divieto di circolazione sul
territorio cittadino. Stante le eccezionali condizioni meteorologiche
favorevoli all’ accumulo degli inquinanti i tecnici comunali hanno
predisposto l’ordinanza contenente il dispositivo di limitazione
veicolare. L’Ordinanza esclude gli autoveicoli euro 4 e alimentati a
GPL o metano, nonché i mezzi a due ruote euro 2 ed euro 3. L’ordinanza
è sul sito www.comune.napoli.it
Questo il comunicato stampa dal Comune.
Continuano le “pezze a colori”dell’assessore Nasti sul problema inquinamento.
Chi
ci segue sa che Napolipuntoacapo da mesi si infrange contro il muro
dell’assessore all’ambiente Nasti sul problema dell’aria napoletana.
Nasti
da mesi ,come possiamo ampiamente documentare, rifiuta di incontrare i
cittadini napoletani e le associazioni civiche per confrontarsi sui
problemi dell’aria napoletana, sugli sforamenti dele centraline e sulla
riduzione di co2 da perseguire come obiettivo primario.Epure per
raggiungere questo obiettivo ci sono numerose iniziative che dovrebbero
e potrebbero essere attivate subito.
Decine di email,decine di
telefonate,manifestazioni provocatorie come il regalo simbolico di uno
scheletro all’assessore,comunicati stampa non hanno smosso
Nasti,nonostante che oltre un anno fa il Comune di Napoli si inseri’
nell’elenco dei 400 comuni europei virtuosi che avrebbero realizzato
l’obiettivo della riduzione di co2 a valori maggiori dell’accordo di
Kyoto.
Dopo questo intendimento, l’assessore Nasti e’
completamente scomparso assumendosi un’enorme responsabilita’
nonostante le continue sollecitazioni di associazioni civiche
napoletane, pronte a collaborare per avviare un grande progetto
concreto con misure concrete e non con solo chiacchiere e annunci.
A nostro avviso, ci sono gli estremi per una class action contro
l’amministrazione comunale per disastro ambientale, per la mancanza
assoluta di controllo sui dati ambientali e mancanza di confronto
costruttivo con i cittadini per la priorita’ ambiente,anche in
considerazione del fatto che a Napoli si vive 2 anni in meno rispetto
alle altre città italiane.