Legge “ferma Equitalia”. Casapound raccoglie firme e viene aggredita
«Firma la legge ferma Equitalia».
E’ lo slogan della proposta di legge avanzata dall’ associazione
italiana Casapound contro la riscossione «indiscriminata di tasse».
L’associazione chiede un sistema più
equilibrato di prelievo che non vada a ledere soltanto i contribuenti
più svantaggiati pignorandone beni ed attività. A Giulianova una
quarantina di esponenti della sinistra radicale ha assaltato, ieri, il
banchetto di raccolta firme per la proposta di legge aggredendo i
militanti dell’associazione.
Casapound ha avviato una campagna di
raccolta firme in sostegno dell’iniziativa. A Pescara la campagna
prosegue anche oggi in piazza Sacro Cuore dalle 17.00 alle 20.00.
L’obiettivo è modificare ed integrare le disposizioni sulla riscossione
delle imposte da parte degli enti pubblici. Secondo l’associazione,
«Equitalia, il concessionario della riscossione dei crediti erariali e
contributivi ha raddoppiato gli incassi e lo ha fatto soprattutto a
spese di lavoratori dipendenti, pensionati, piccoli e piccolissimi
imprenditori, dai quali ricava l’80% dei suoi profitti anche per importi
relativamente bassi. Alle famiglie è stata espropriata la prima casa,
ed alle piccole attività economiche sono stati pignorati beni
strumentali e crediti verso terzi».
Questa riforma, quindi, impedirà
ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione
principale se il debito del cittadino è inferiore al 30% del valore
dell’immobile stesso, (la legge vieta ipoteche sulle abitazioni per
importi inferiori agli 8.000 euro), abolirà il pignoramento di beni
delle attività economiche e limiterà al 20% il pignoramento dei crediti
che le stesse vantano verso terzi. E ,nel caso di pagamento rateale,
Equitalia dovrà applicare il tasso di interesse legale e non più quello
bancario.
«Equitalia dovrebbe incrementare le sue attività di
ricerca», dice l’associazione, «e di perseguimento dei grandi evasori,
quelli da almeno 500.000 euro, spesso anonimi e residenti in paradisi
fiscali, e non perseguitare dipendenti, pensionati, piccoli
imprenditori, spina dorsale dell’economia e della società italiane».
Ieri
a Giulianova una quarantina di esponenti della sinistra radicale ha
assaltato il banchetto di raccolta firme per la proposta di legge Ferma
Equitalia, aggredendo i militanti presenti. Secondo il racconto del responsabile Casapound Abruzzo Simone Laurenzi
,
«in sei sono rimasti feriti: due ragazzi, entrambi colpiti alla testa, e
4 ragazze, una delle quali, raggiunta da una bastonata al collo, è
svenuta ed è ancora sottoposta ad accertamenti».
Una mossa, secondo il responsabile che vuole ostacolare in ogni modo l’operato dell’associazione.
«Ancora
una volta», dice Laurenzi, «la sinistra antifascista, evidentemente
impaurita dal clamoroso successo che CasaPound riscuote in Abruzzo e in
Italia, non trova altro da fare che ostacolare una pubblica iniziativa
politica del nostro movimento ricorrendo alla violenza e alla
sopraffazione».