Legittimo il concorso pubblico interno limitato al personale a tempo indeterminato
I precari della pubblica amministrazione possono essere esclusi dai concorsi interni. Infatti, non è discriminatoria la procedura concorsuale a cui possono accedere solo i dipendenti assunti a tempo indeterminato. Lo ha stabilito il Tar del Lazio nella sentenza 23772 del 8 luglio 2010, respingendo il ricorso di una donna che lavorava con contratto a tempo determinato nel Ministero dei beni culturali contro la clausola del bando di concorso interno che limitava la partecipazione esclusivamente al personale a tempo indeterminato. La dipendente, la cui posizione lavorativa era comunque in corso di stabilizzazione, contestava la legittimità della clausola, ritenendola ingiustamente discriminatoria. I giudici di Roma hanno invece respinto la sua tesi difensiva, affermandone la legittimità dal momento che “l’amministrazione pubblica non pone alcuna discriminazione nel limitare la partecipazione a un concorso interno per il passaggio a ulteriori qualifiche funzionali al solo personale assunto a tempo indeterminato. Infatti, la posizione del lavoratore a tempo determinato non può essere equiparata a quella del lavoratore a tempo indeterminato in considerazione della diversa natura del rapporto e della differente posizione assunta dagli stessi nell’ambito della organizzazione funzionale del rapporto di servizio alle dipendenze della P. A.”