Lettera aperta di un tifoso napoletano
Leggete se vi stranisce l’accanimento contro i napoletani. Altrimenti
perdonate il disturbo e cestinate.
Ma il pugno duro contro i tifosi violenti paventato dal Ministero
degli Interni si è limitato alle sanzioni sui tifosi del Napoli?
Sabato scorso un tifoso della Roma ha accoltellato un tifo della
Reggina nei pressi dello Stadio Olimpico. La responsabilità oggettiva
si è andato a fare un viaggetto col treno dei tifosi napoletani del
31 Agosto scomparso nel nulla? Perchè mai il Giudice Tosel non ha
chiuso la curva Sud dell’Olimpico e ha ritenuto di non dover
intervenire? Perché mai l’Osservatorio del Viminale sulle
manifestazioni sportive non ha applicato limitazioni ai tifosi della
Roma? E soprattutto, perchè mai nessun organo di informazione ne ha
parlato diffusamente? Come se detenere un coltello e conficcarlo in
un corpo altrui sia una cosa normalissima.
Tutti questi quesiti sembrano senza risposta, anche se la risposta
c’è e si chiama “duepsismo”.
Ciliegina sulla torta: L’Osservatorio, invece di concentrarsi sul
tentato omicidio e sulle procurate gravi lesioni da parte del tifoso
romanista, si è indaffarato a stabilire le prossime partite a
rischio. E cosa ne è venuto fuori? Che Genoa-Napoli è partita
pericolosa ad “alto rischio”. E così ha chiesto al Casms di valutare
l’opportunità di provvedimenti interdittivi. Trasalisco! Ma come?
Due tifoserie amiche e gemellate, che in uno scontro decisivo per la
promozione si sono mischiate a braccetto consentendo lo svolgimento
della partita senza problemi e dando vita alla pagina più bella dei
tifosi del calcio italiano, improvvisamente risultano pericolose? E
allora vado a leggere la motivazione di tale decisione e leggo che
<<tali provvedimenti sarebbero opportuni per evitare manifestazioni
di solidarietà verso gli ultras napoletani da parte dei gemellati
ultras del genoa>>. Tradotto in soldoni, bisogna imbavagliare i
tifosi del Genoa! La cosa è di una gravità inaudita. Qui si tratta di
“censura” di soggetti (genoani) amici di altri (napoletani) da
ghettizzare.
Nessuno oggi in Italia può dire una parola a favore dei napoletani
stessi.
Tutto questo, al mio paese, è racchiuso in una sola parola:
“dittatura”, quella che prospera quando muore la democrazia. Voi come
la chiamate?
In questo scenario deprimente non sento nessun rappresentante delle
Istituzioni locali alzare la voce per difendere i diritti e la
rispettabilità del popolo che rappresenta.
Apriamo gli occhi. Qui c’è qualcuno che sceglie di volta in volta le
proprie battaglie da vincere per buttar fumo negli occhi degli
italiani, spesso sulla pelle dei napoletani, quelli socialmente più
deboli e meno difendibili.
ANGELO .: XG1 :.=