Lettere dal Comune di Napoli per il calcolo della Tarsu, Noiconsumatori.it “Cittadini non rispondete alle lettere”
Alla nostra redazione ([email protected]) sono arrivate tantissime segnalazioni di molti cittadini che ci chiedevano come agire in merito alle lettere inviate dal Comune di Napoli ai domicili dei cittadini. Le lettere inviate dal Comune chiedono i dati catastali per il calcolo della Tarsu. Noi dell’associazione Noiconsumatori.it invitiamo i cittadini a non rispondere alle lettere in quanto ci sembra alquanto assurdo l’invio di lettere senza alcun annuncio precedente circa la richiesta. Vi aggiorneremo sulla questione. Per ora potete non rispondere alle lettere.
In particolare vi segnaliamo una lettera di un cittadino che lamenta giustamente un’ inadeguata organizzazione delle richieste da parte del Comune di Napoli ai cittadini:
Buongiorno. Nell’ottica di fornire un aiuto
a tutti i napoletani , che come mia mamma sono incappati nella
farraginosa burocrazia del Comune di Napoli; Vi giro l’email
sottostante affinché, nel caso la riteniate utile, venga pubblicata o
sia da spunto per un articolo sulla vicenda.
In allegato la lettera che il Comune di Napoli ha inviato ai suoi cittadini, compreso i propri inquilini.
E questa la mia risposta al Comune
Buongiorno dott.ssa Cetrangolo,
sono Claudio Catalano e Le scrivo per sottoporre alla Sua cortese attenzione quanto accaduto:
In questi giorni è pervenuta a mia mamma, M. T. domiciliata in Via
XXXX, una lettera da Lei firmata in cui veniva richiesto di inviare il
dettaglio dei dati catastali dell’immobile in cui abita mia mamma, per
il corretto calcolo della TARSU. Nella lettera veniva “intimato” di
comunicare queste informazioni entro gg. 15 dalla ricezione di detta
lettera e, nel caso i dati catastali venissero comunicati in maniera
inesatta, all’utente sarebbe stata applicata una sanzione
amministrativa da € 258 a € 2.065.
Le faccio presente che mia mamma, vedova, ha 74 anni e dal 1959 abita,
in qualità di inquilina/assegnataria, in questo appartamento che è di
proprietà del Comune di Napoli.
In relazione alla Sua lettera mi permetta, a nome di mia mamma e di
tanti altri cittadini nelle stesse condizioni, di farLe alcune
considerazioni:
1) Secondo Lei una persona anziana, inquilina dal 1959 e quindi mai
stata proprietaria di un immobile, che cosa ne può sapere di dati
catastali, e soprattutto dove questi dati possono essere reperiti?
2) Non crede che sia paradossale che un proprietario (Comune di Napoli)
chieda al proprio inquilino/cittadino i dati catastali dell’abitazione
che quest’ultimo ha in affitto?
3) Non Le sembra stringente un periodo di 15 gg. per recuperare tali
dati? Non le sembra esagerata l’applicazione di una sanzione
amministrativa (fino a 2.065 €) in caso di inesatta comunicazione dei
dati? Molto probabilmente Lei non ha mai fatto una consultazione
catastale agli uffici del Catasto di Napoli.
4) La lettera non poteva riportare informazioni su come e dove reperire
i dati catastali e, soprattutto, fornire un recapito telefonico dove
poter ricevere assistenza o solo chiedere informazioni al riguardo?
Personalmente dopo aver tentato invano di contattare telefonicamente
gli uffici del Servizio Accertamento delle Entrate Aera TARSU e dopo
essermi recato in diversi uffici del Comune di Napoli e del Catasto
sono riuscito ad ottenere i dati catastali richiesti dal servizio
assistenza dell’ER, la società che gestisce il patrimonio immobiliare
del Comune di Napoli e quindi anche dell’appartamento abitato da mia
mamma.
Dott.ssa Cetrangolo, a questo punto, mi consenta un’ultima considerazione:
Per il patrimonio immobiliare del Comune di Napoli, (migliaia e
migliaia di immobili) non avrebbe potuto fare Lei una richiesta diretta
all’ER per avere i dati catastali che Le necessitavano? Ciò avrebbe
potuto far risparmiare al Comune e a tutti i napoletani , l’invio di
migliaia di lettere nonché avrebbe evitato inutili spese e fastidi agli
inquilini del Comune di Napoli.