L’euro a 1,2162: nuovo minimo in 4 anni
ROMA – L’euro ha toccato il suo nuovo minimo da 4 anni a questa
Gli operatori di mercato hanno aumentato le loro puntate al ribasso sull’euro dopo che la Bafin, la Consob tedesca,
Sui mercati peserebbe anche la decisione di Bankitalia di modificare i criteri di calcolo del
La giornata era iniziata sotto buoni auspici, dopo la rinnovata fiducia giunta nella notte dall’Eurogruppo.
L’euro aveva recuperato terreno dopo che la Grecia ha ricevuto una prima tranche del prestito d’emergenza
parte scendendo in serata sotto quota 1,22 contro il dollaro: 1,2162 la
quotazione della moneta unica europea a Wall Street, la più bassa dai
primi di aprile 2006. Forte calo anche contro lo yen, a 112,91 da
114,77. In chiusura piccolo recupero, con il ritorno sopra 1,22 a
1,2207 dollari.
ha deciso di introdurre un divieto temporaneo sulle vendite allo
scoperto “naked” e sui credit-default swap, che scommettono al ribasso
sui titoli di Stato europei senza neanche averli ricevuti in prestito,
e che prendono di mira le azioni di 10 gruppi bancari e assicurativi,
fra cui Allianz e Deutsche Bank. La notizia avrebbe alimentato
indiscrezioni sulla possibilità che i bilanci di alcuni gruppi
finanziari tedeschi possano stare peggio di quanto finora rivelato.
patrimonio di vigilanza delle banche per evitare ripercussioni dalla
eccessiva volatilità dei titoli di Stato. Il Wall Street Journal parla
anche di una corsa a vendere attività europee per i timori della tassa,
annunciata dal cancelliere tedesco Angela Merkel, che colpirebbe le
transazioni finanziarie.
Jean Claude Juncker aveva sottolineato che l’euro non si tocca, anche
perchè è una moneta «credibile». I vertici dell’Eurozona avevano
cercato di rasserenare i mercati, sottolineando che «la stabilità dei
prezzi è stata assicurata per undici anni nell’Eurozona e sarà
mantenuta nei prossimi anni». La mattinata aveva visto così l’euro
tornare sopra 1,24 contro il dollaro, con un massimo di 1,2445. A
creare ulteriore incertezza è stata però la fumata nera dello stesso
Eurogruppo sul piano che doveva dare un giro di vite alla disciplina
dei bilanci della Ue. I ministri delle finanze della zona euro hanno
deciso di aggiornarsi a venerdì per sciogliere il nodo su come attivare
un piano anti-crisi da 750 miliardi di euro dopo lunghe discussioni
infruttuose di ieri. Alla chiusura delle borse europee l’euro era
tornato a 1,2355, prima dello scivolone serale.
europeo, pari a 14,5 miliardi di euro, parte dei quali saranno
utilizzati per rifinanziare titoli di Stato in scadenza domani. Insieme
ai 5,5 miliardi di euro già messi a disposizione dal Fondo monetario,
si tratta della prima parte dei 110 miliardi di euro su tre anni
stanziati a sostegno delle finanze di Atene. Nel pomeriggio erano
migliorati anche i mercati obbligazionari, facendo scendere il premio
di rendimento offerto rispetto al bund dai titoli di Stato della Grecia
(oggi a 466 punti base).