Liberi per una Italia Equa – Liberi da Equitalia
È, l’unico movimento politico ad avere nel simbolo anche lo slogan “contro le mafie”.
Parliamo del Movimento “Liberi per un’ Italia Equa”, la stessa battagliera lista, ora in corsa per Camera e Senato, inizialmente denominata “Liberi da Equitalia” e che ancora oggi al contrario si legge Liberi da Equitalia a dispetto dei poteri forti .
A capitanarla è l’avvocato Angelo Pisani, artefice nei giorni scorsi di un autentico braccio di ferro al Viminale per sostenere l’assoluta legittimità di quel nome originario, interpretato invece al ministero come “istigatore di violenza e concorrente del concessioanario”, e poi modificato solo al fine di ottenere la piena ammissione della lista.
«Ma non cambia la sostanza della nostra lotta in difesa della cultura e legalità a tutto campo», tuona l’avvocato Pisani, noto in tutta Italia per le tante vittorie in tribunale contro lo strapotere del sistema fisco e dei poteri forti, al fianco di cittadini e imprese ingiustamente stritolati. Eletto nel 2011 col Pdl presidente dell’ottava Municipalità di Napoli, che comprende quartieri come Scampia e Chiaiano, Pisani la battaglia per il ripristino della legalità la combatte quotidianamente, in prima persona e senza scorta, brandendo le “armi” del dialogo e del diritto. Naturale perciò che il suo Movimento si schierasse in aperto contrasto con il moloch Equitalia «che – dice a muso duro – tradendo il suo nome, colpisce abitualmente le fasce deboli della popolazione ed i diritti costituzionali , ma ben di rado riesce ad identificare e stanare i grandi evasori, ivi compresi i grossi patrimoni di matrice criminale, rendendo così un pessimo servizio al Paese».
Mafie, quindi, come criminalità organizzata. Ma anche “mafie finanziarie” e potentati occulti che stanno letteralmente dissanguando il Paese: questi gli obiettivi centrali della guerra aperta dichiarata da Angelo Pisani col suo Movimento e preannunciata fin dal simbolo. “Contro le mafie”: unico obbiettivo. Uno slogan che non è venuto in mente, evidentemente, nemmeno all’ex procuratore antimafia di Palermo Antonio Ingroia. Meno male che Pisani c’è.