LICENZIAMENTO L’impugnazione è tempestiva se spedita prima dei sessanta giorni
L’impugnazione del licenziamento spedita al datore di lavoro tramite
raccomandata si considera tempestiva quando l’affidamento alla Posta
avviene entro sessanta giorni dalla comunicazione del recesso,
indipendetemente dalla data di ricezione del plico. Lo hanno chiarito
le sezioni Unite della Cassazione con la sentenza 8830/2010 che ha
composto un contrasto esistente tra i vari collegi della sezione
Lavoro. L’effetto di impedimento della decadenza, ha spiegato il
collegio, si collega al compimento da parte del soggetto onerato
dell’attività necessaria ad avviare il procedimento di comunicazione
demandato a un servizio sottratto alla sua ingerenza, non rilevando che
al lavoratore sia rimessa la scelta tra più forme di comunicazione.