Licenziata perché malata, Cgil la riassume Cacciato il capo che l’aveva allontanata
La Cgil di Andria, in Puglia, ha subito preso la decisione di riassumere Anna Dalò, la dipendente del patronato Inca Cgil licenziata giovedì, con la motivazione “assenza ingiustificata“,
mentre in realtà la donna andava a fare le sue terapie contro il
cancro. E ha deciso invece di licenziare il segretario della Camera del
Lavoro, Liano Nicolella, responsabile proprio di aver allontanato la
donna.
Pagherà
dunque cara quella sua decisione Liano Nicolella, segretario della
struttura di Barletta-Andria-Trani. Ad annunciarlo, al Congresso di
Rimini della Cgil, è stato il segretario generale della Puglia, Gianni
Forte: “Partirà un telegramma attraverso il quale viene ritirato il
licenziamento dell’operatrice che viene, quindi, riassunta. E’ stato
inoltre convocato il Comitato direttivo della Camera del Lavoro del
comprensorio con all’ordine del giorno le dimissioni del segretario
generale Nicolella”.
Giovedì, il giorno in cui era stata
diffusa la notizia del licenziamento, era intervenuto lo stesso
Nicolella, il datore di lavoro della donna, da lei denunciato per
stalking, mobbing e diffamazione, dicendo: “Nei primi giorni della
settimana prossima i vertici della Cgil Bat incontreranno, così come
era già previsto e concordato, la signora Anna Dalò, ex dipendente del
patronato Inca di Andria, per dirimere la vicenda assurta agli onori
della cronaca. Siamo a conoscenza della situazione e avevamo già
previsto e organizzato un incontro con la signora. Auspichiamo di
risolvere bonariamente la vicenda nei primi giorni della settimana
prossima”. Adesso per Nicolella, però, la situazione si fa molto più
complicata.