L’indicazione della località leader in Italia sulla merce prodotta all’estero non è falsa attestazione del “made in Italy”
La falsa apposizione del marchio “made in Italy” è punibile solo se sul
prodotto è espressamente specificata la fabbricazione in Italia . Non
basta dunque che sia indicata una località del Belpaese, leader nella
produzione di quel bene, o il nome nostrano della ditta. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione.