L’industria italiana in ripresa
Buone notizie dal fronte della produzione industriale. Secondo gli
ultimi dati diffusi dall’Istat, a settembre sono rimbalzati ordini e
fatturato. In particolare i primi sono cresciuti del 5,2% su base
mensile, mentre il secondo ha segnato un incremento del 2,3%. Il dato
resta però in netta diminuzione su base annuale: gli ordini scendono
del 20,4% (-27,5% ad agosto), mentre il fatturato cala del 17,4%
(-21,2% ad agosto).
C’è
da dire, comunque, che l’aumento mensile degli ordini, che ad agosto
erano diminuiti dell’8,6%, è il più ampio da gennaio 2008 (+6,4%). Il
fatturato ad agosto aveva segnato un decremento dell’1,3% rispetto a
luglio.
Nel confronto degli ultimi tre mesi (luglio-settembre)
con i tre mesi immediatamente precedenti (aprile-giugno) la variazione
congiunturale è stata pari a -0,6% (-1,5% nazionale, +1,4% estero).
Gli
indici destagionalizzati del fatturato hanno segnato variazioni
congiunturali positive per tutti i raggruppamenti principali di
industrie: +7% per i beni strumentali, +0,7% per i beni intermedi,
+0,7% per i beni di consumo (con +2,9% per quelli durevoli e +0,3% per
quelli non durevoli) e + 0,2% per l’energia.
L’indice del
fatturato corretto per gli effetti di calendario in settembre è
diminuito in termini tendenziali del 27,8% per l’energia, del 24,6% per
i beni intermedi, del 13,1% per i beni strumentali e dell’8,2% per i
beni di consumo (-15,2% per quelli durevoli e -6,9% per quelli non
durevoli).
A settembre, nel confronto con lo stesso mese del
2008, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario ha
segnato variazioni positive nei settori delle altre industrie
manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed
apparecchiature (+4,1%) e della produzione di prodotti farmaceutici di
base e preparati farmaceutici (+1,5%); le variazioni negative più
significative si sono rilevate nella metallurgia e fabbricazione di
prodotti in metallo (-34%), nella fabbricazione di coke e prodotti
petroliferi raffinati (-28,1%) e nella fabbricazione di macchinari e
attrezzature (-22,6%).