L’ira degli studenti: cortei e arresti
L’Onda degli studenti è tornata
più forte che mai e promette di dare battaglia. Duecentomila ragazzi,
in oltre cinquanta piazze italiane, hanno sfilato da Nord a Sud in
protesta contro la riforma Gelmini e assicurano: «È solo l’inizio».
Nella giornata internazionale per il diritto allo studio (promossa tra
gli altri dall’Unione degli Studenti), che ha visto scendere in campo
studenti medi ed universitari concordi contro i tagli all’istruzione,
non sono mancati forti momenti di tensione e scontri: a Milano,
infatti, due studenti diciottenni sono stati arrestati ed oggi
subiranno il processo per direttissima per resistenza e lesioni a
pubblico ufficiale, mentre gli stessi reati vengono imputati ad altri
due giovani per ora indagati a piede libero. A Roma intanto gli
studenti protestavano contro la “Repubblica delle banane” con tanto di
frutto al seguito e “bananata” alla Sapienza, una sorta di merenda
sociale. A Torino invece un gruppo di ragazzi ha lanciato uova e carta
igienica contro la sede regionale del Miur, mente altri occupavano il
Rettorato dell’università. Ed ancora: invasione dei binari a Firenze
per cui potrebbero scattare nuove denunce, lancio di palloncini d’acqua
contro il portone della sede della Provincia a Napoli e occupazione
dell’assessorato regionale della pubblica istruzione a Palermo.
Un’ondata
di proteste che ha investito anche Bari, Udine, Gorizia e Trieste e che
promette di dilagare nei prossimi giorni: «È necessario – ha dichiarato
la Rete degli studenti medi – un impegno di mobilitazione straordinario
in tutte le scuole in difesa del diritto allo studio, con assemblee,
autogestioni e occupazioni per tutto il mese».