ll giusto richiamo di Draghi: rigore e crescita si traducano in politiche per le infrastrutture
Bene Draghi su connubio rigore – crescita: si traduca in politiche a sostegno delle infrastrutture come hanno fatto tutti i Paesi Ue. Positivi anche i richiami alla lotta all’ evasione fiscale, le cui entrate potrebbero essere utilizzate dalle amministrazioni per pagare le imprese, e all’ attuazione graduale di Basilea 3, vincolando l’ entrata in vigore delle nuove regole alla ripresa economica.. È un giudizio molto positivo sulla relazione che il Governatore della Banca d’ Italia, Mario Draghi, ha da poco tenuto all’ Assemblea quello che l’ Associazione nazionale dei costruttori, guidata da Paolo Buzzetti, esprime da Ischia dove è in corso un seminario a porte chiuse sulla riforma del codice degli appalti. I costruttori condividono il richiamo del Governatore a coniugare sacrifici e crescita e proprio su quest’ ultimo punto insistono perché le poche risorse disponibili siano allocate in modo efficace con l’ obiettivo di sostenere la ripresa economica del Paese. ”L’ edilizia è di sicuro il settore anticongiunturale per eccellenza sul quale tutti i Paesi europei hanno investito”, spiega il presidente Buzzetti che torna però a chiedere ”il rilancio degli investimenti nel settore e in particolare sulle piccole e medie opere immediatamente cantierabili”.nAssolutamente condivisibile secondo <strong>Buzzetti è anche il richiamo alla lotta all’ evasione fiscale che si può tradurre con immediati benefici ai contribuenti. A questo proposito, secondo l’ Ance, il tesoretto della lotta all’ evasione fiscale dovrebbe essere impiegato anche per ridurre i tempi di pagamento della pa alle imprese che in questi mesi di crisi stanno persino aumentando. Infine bene anche l’ indicazione di Draghi su Basilea 3: ”Vediamo positivamente il richiamo del Governatore a un’ applicazione graduale, e solo a ripresa economica consolidata, delle nuove regole di Basilea 3”, aggiunge Buzzetti preoccupato che l’ entrata in vigore delle nuove misure riguardanti gli istituti di credito possa avere effetti negativi per l’ erogazione del credito alle imprese.