Lo Stato e la Pubblica Amministrazione non pagano i debiti. Equitalia se la prende con i creditori inermi
L’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it, denuncia la norma che determina l’impignorabilità dei beni Asl che ha comportato la protesta dei creditori, da troppo tempo in attesa delle remunerazioni. Intanto Equitalia esige i pagamenti nonostante le amministrazioni non abbiano ancora saldato i loro debiti ai creditori.
“Lo stato e le pubbliche amministrazioni al Sud non pagano i loro creditori i quali, invece, sono subito inseguiti e stritolati dal sistema di riscossione Equitalia che, senza alcun interesse, pretende ugualmente il pagamento di tasse e contributi sebbene ciò sia impossibile perchè, a monte, i debitori pubblici non hanno onorato i loro crediti. In particolare è uno scandalo l’ultima legge sui beni della Asl non pignorabili , mentre Equitalia chiede il fallimento dei poveri creditori in attesa dei pagamenti per poter versare le tasse”. Lo ha detto l’avvocato Angelo Pisani, Presidente Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it, in merito all’ammontare dei debiti a carico delle Asl italiane che è di oltre 4 miliardi euro. Di questi, la mole maggiore spetta alla Campania. In tale quadro l’unica arma a disposizione dei centri privati è stata, in queste settimane, l’aggressione ai patrimoni delle aziende sanitarie e ospedaliere. Ma lo scudo ripristinato dal governo impedisce ogni margine di manovra. «Questo blocco è anticostituzionale – denuncia L’Avv. Angelo Pisani, numero uno dell’associazione che difende sia le famiglie dei lavoratori sia le imprese vittime del violento sistema di riscossione tasse, nonostante non vengano pagate proprio per colpa dello Stato –. Si arriverà al fallimento dell’economia privata e a pagare saranno soprattutto le imprese più piccole”.
“La norma che ripristina l’impignorabilità dei beni di Asl e ospedali fino al 31 dicembre ha scatenato la reazione dei creditori, che attendono da mesi i pagamenti delle fatture. I creditori delle pubbliche amministrazioni sono avviliti e giustamente in rivolta, oramai tutti a rischio chiusura o fallimento soprattutto da parte di Equitalia che comunque esige i pagamenti dei tributi anche quando le stesse amministrazioni non pagano i propri creditori. In questa situazione, di conseguenza, non possono certamente pagare le tasse. E’ una condizione assurda divenuta ormai insostenibile” – conclude Pisani .