L’Anm pretende che, nel caso frequente in cui le obliteratrici sono guaste, il passeggero debba scrivere a penna sul biglietto l’ora e date di inizio viaggio. Se non si ha una penna a disposizione, occorre scendere. Un mio amico è stato multato, pur mostrando il carnet di biglietti e la moglie ha mostrato l’abbonamento, per questo motivo pur essendo le DUE obliteratrici guaste.
E’ assolutamente scandaloso che una amministrazione scarichi sull’utenza l’inefficienza delle proprie apparecchiature e relativa manutenzione.
Perchè ha montato macchinette sofisticate ma delicate (l’incidenza dei guasti è elevata) se poi bisogna ricorrere ad una volgare penna? Perchè allora non risparmiano soldi, eliminano le macchinette e appendono con catenella un congruo numero di penne a disposizione dei passeggeri? Temono che le penne siano rubate oppure temono il grande lavoro di controllo della loro efficienza?
Nella vecchia URSS le obliteratici erano semplici macchinette punzonatrici manuali, che non sbagliavano un colpo. Perchè non fare lo stesso a Napoli?
Il controllore ha addirittura concluso che si doveva chiedere la penna al conducente. Ma non è proibito dai regolamenti disturbare il conducente?
E’ così che si incentiva l’uso dei mezzi pubblici? Chi può fare cessare questo abuso?
Gennaro