Lombardia, legge ‘anti-kebab’: possibile mangiare in piedi, ma non seduti al tavolino fuori al negozio
La protesta contro la cosiddetta “legge anti-kebab”, varata
mercoledì dalla Regione Lombardia, si diffonde via internet. Su
Facebook è stato infatti diffuso un invito a sfidare il provvedimento,
mangiando “pizza, yogurt, involtini primavera, sushi, insalata, piadina
romagnola o un bel kebab” sul marciapiede di fronte ai locali. La nuova
norma include infatti anche norme per dissuadere i clienti dal
consumare i prodotti in strada.
I consiglieri regionali Daniele
Belotti (Lega) e Carlo Saffioti (Pdl), firmatari delle due proposte da
cui è nata la legge, precisano intanto il senso del provvedimento.
“Smentiamo nel modo più netto – scrivono in una nota – che d’ora in poi
sarà vietato, ad esempio, il consumo di un gelato sul marciapiede
esterno alla gelateria o di una pizza al trancio fuori da una pizzeria
d’asporto”. A essere vietata è invece “l’installazione di arredi atti a
permetterne il consumo”.
“Se un cliente mangia il gelato in
piedi o seduto su una panchina pubblica all’esterno della gelateria –
continuano i due – può tranquillamente continuare a farlo; se mangia il
gelato al tavolino o al bancone, sotto un gazebo o all’interno di
dehors installati dal titolare della gelateria, allora è vietato. Ma
non è una novità: già oggi, in base alla legge Bersani, i laboratori
artigianali non possono prevedere l’allestimento di arredi esterni per
la consumazione dei propri prodotti”.
A criticare la nuova legge
regionale non è però solo l’opposizione ma anche un deputato del Pdl,
Benedetto Della Vedova, che la definisce “un provvedimento demagogico,
che, usando a pretesto ragioni di ordine e sicurezza pubblica, difende
gli interessi corporativi di esercizi (bar, pizzerie e ristoranti) che,
non solo in Lombardia, ma in tutto il mondo avanzato, subiscono la
concorrenza di laboratori artigianali apprezzati da molti consumatori
per l’ottimo rapporto qualità/prezzo”.