Ma è caos negli altri ospedali «Mancano i posti letto»
Duecento richieste di assistenza all’ospedale San Paolo nelle ultime 24
ore. Cifre ancora più alte al Loreto mare. Pazienti tenuti al pronto
soccorso del San Giovanni Bosco durante la notte, per mancanza di posti
letto nei reparti. Il virus si diffonde sempre più rapidamente. In
Campania l’incidenza del contagio è salita a 14,66 casi per mille
assistiti e, con l’aumento del numero di ammalati, non solo il Cotugno,
il Santobono e il Cardarelli si ritrovano a fronteggiare
l’iperaffluenza: tutti gli ospedali cittadini di frontiera sono presi
d’assalto. Al San Paolo il sistema delle dimissioni protette riduce i
tempi di degenza, ma le barelle sono comparse anche nel presidio di
Fuorigrotta. L’altro giorno i 4 posti in osservazione erano tutti
occupati, c’erano due lettighe al pronto soccorso, 4 nel reparto di
medicina d’urgenza che, per un piccolo ospedale, sono grandi numeri.
«Nel corso delle 24 ore, visitiamo una quarantina di pazienti per
problematiche collegate alla pandemia influenzale», dice il primario
Fernando Schiraldi, appena eletto all’unanimità presidente nazionale
della Società italiana di medicina di emergenza e urgenza. Al San
Paolo, e nelle altre strutture sanitarie, sono così scattate le misure
previste dal comitati pandemici per garantire i ricoveri in sicurezza.
«Gestiamo noi la cura anche per sconfiggere il virus H1N1 e, come al
Cotugno, facciamo il tampone solo quando c’è un fondato rischio
clinico. Molti pazienti sono allarmati, ci ritroviamo ad assisterli
anche sotto il profilo psicologico». Non basta: «Ai problemi collegati
all’influenza si aggiungono le altre patologie tipiche di questo
periodo». Periferia opposta, zona est. Pronto soccorso del Loreto Mare.
«Siamo in prima linea, le cifre degli accessi sono ancora più alte
rispetto a quelle del San Paolo», afferma il direttore sanitario
Mariella Corvino. Dal San Giovanni Bosco, invece, è stato lanciato un
vero e proprio sos dal consigliere comunale Ciro Varriale. «La mancanza
di posti letto – scrive Varriale – costringe i medici a trattenere gli
ammalti nei locali del pronto soccorso anche per alcuni giorni con la
presenza di parenti e di nuovi pazienti». Il consigliere sollecita
provvedimenti immediati. Il direttore sanitario dell’Asl Napoli 1
Centro, Sergio Lodato, assicura: «Stiamo adottando tutte le misure di
sicurezza indicate nei protocolli del ministero della Salute, in tutti
gli ospedali sono presenti box e stanze di isolamento. Mi auguro che la
campagna vaccinale presto possa dare risultati, riducendo le richieste
di assistenza al pronto soccorso». Ieri mattina sono stati vaccinati
altri 320 soggetti a rischio. E in merito alla situazione del San
Giovanni Bosco, Lodato aggiunge: «Può succedere che nell’area di
osservazione, attigua al pronto soccorso, i pazienti restino anche
durante la notte se non c’è possibilità di trovare un posto letto nei
reparti. Tuttavia, la situazione non è allarmante». E l’Asl ha pronto
il piano B: «Per ora non è stato necessario, ma se il fenomeno dovesse
diventare preoccupante sarà bloccata l’attività di elezione», e dunque
i ricoveri programmati.