Mafia, Bankitalia si allarma
“Contrastare le mafie, la presa che esse conservano al Sud, l’infiltrazione che tentano al Nord, serve a rinsaldare la fibra sociale del Paese ma anche a togliere uno dei freni che rallentano il cammino della nostra economia”. E’ quanto ha affermato il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi nel suo intervento al convegno sulla mafia al Nord. Secondo Draghi “fra i fattori inibenti alla crescita vi è anche l’infiltrazione mafiosa nella struttura produttiva, che è aumentata negli ultimi decenni nella sua diffusione territoriale”. “In Lombardia l’infiltrazione delle cosche avanza, come ha recentemente avvertito la Direzione Nazionale Antimafia, le denuncie per associazione a delinquere di stampo mafioso si sono concentrate fra il 2004 e il 2009 per quattro quinti nelle province di Milano, Bergamo e Brescia”. Parlando di antiriciclaggio, il Governatore della Banca d’Italia ha spiegato che il “sistema finanziario italiano si sta gradualmente conformando alla disciplina: siamo passati da 12.500 segnalazioni nel 2007 a 37.000 lo scorso anno, con una dinamica in accelerazione. Professionisti e altri operatori sono meno solerti: i potenziali segnalanti avvocati, notai, commercialisti, sarebbero diverse centinaia di migliaia, ma nel 2010 sono pervenute solo 223 segnalazioni”. “La distribuzione territoriale delle operazioni segnalate come sospette è correlata con i livelli di reddito: in Lombardia, da cui origina il 20% del Pil italiano, si concentra un’analoga quota di segnalazioni di sospetto riciclaggio. Anche tenendo conto di ciò, il numero di segnalazioni provenienti da alcune aree di tradizionale insediamento mafioso appare sorprendentemente piccolo: in Sicilia, Campania e Calabria si registrano rispettivamente il 33, 27 e 16% delle denunce per associazione mafiosa, ma solo il 6, 12 e 2% delle segnalazioni di sospetto riciclaggio; è possibile che i soggetti potenzialmente segnalanti subiscano in queste aree una particolare pressione ambientale”.
“Concordiamo con quanto oggi ha dichiarato il governatore Draghi – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it – Purtroppo non solo in Campania ma in tutta Italia si sente fortemente la presenza di questo cancro che si chiama più in generale mafia. E’ una realtà in tutti i campi: dai rifiuti alla politica, dal commercio all’industria. Ed è bene che se parli perché è un problema concreto da sconfiggere. Anche la crisi, che ha profondamente indebolito artigiani, commercianti e piccoli imprenditori, ha causato una maggiore facilità d’azione della malavita organizzata che come ha ricordato Draghi ha stroncato negli ultimi anni centinaia di vite innocenti. L’impegno del Governo nella lotta alla criminalità deve continuare imperterrito consolidandosi sempre di più. Ed anche il cittadino deve fare la sua parte, si tratti del napoletano o del milanese, ognuno deve avere il coraggio di denunciare e di dire basta all’omertà!”