Maggio dei monumenti 2010
Cinque
10 itinerari per 5 week end. Per l’occasione sono stati
Spettacoli ed eventi. L’edizione 2010 sarà anche l’occasione per
fine settimana per raccontare l’incontro di Napoli con la Spagna.
“Ritorno al Barocco e…non solo”, è il Maggio dei Monumenti di Napoli
2010, che per la sua sedicesima edizione ha scelto di puntare sulle
testimonianze che quest’incontro ha lasciato nel patrimonio culturale e
nell’identità della città.
Aprirà il Maggio dei Monumenti 2010 il concerto acustico, il 1
maggio presso il Teatro San Carlo, della musicista irlandese Sinéad
O’Connor. Sul palco, ad introdurre la musica, il teatro di Enzo Moscato.
Un tema per ogni week end. Dopo l’evento di apertura, il
concerto del 1 maggio di Sinead O’Connor al teatro di San Carlo, il
primo week end sarà dedicato alla musica, ripercorrendo quella grande
stagione musicale barocca che rese Napoli capitale europea della
musica. Nel secondo entrerà in scena il teatro, che a partire
dall’eredità linguistica spagnola esplorerà il terreno comune tra la
nostra città e la Spagna. Il terzo sarà riservato alla danza, che vedrà
molti luoghi del centro storico di Napoli animarsi con vari balli, dal
tango alla tammurriata. Nel quarto protagonista sarà la magia del
cinema a celebrare le affinità tra la nostra città e la nazione di
Almodovar, Luis Buñuel e tanti altri grandi maestri. Nel quinto sarà la
parola scritta a rappresentare l’incontro tra le due culture,
attraverso i racconti paralleli che uno scrittore napoletano e uno
scrittore spagnolo faranno della città.
costruiti, in collaborazione con l’istituto Cervantes, 10 itinerari
attraverso i quali sarà possibile incontrare e ammirare tutte le
principali e più belle testimonianze dell’epoca spagnola che ancora
oggi rendono la città palcoscenico di arte e manufatti di inestimabile
bellezza. In ogni week end del mese di maggio saranno offerte visite
guidate gratuite per due dei dieci itinerari. Le visite si avvarranno
di personale specializzato, dureranno due ore e saranno svolte, oltre
che in italiano, anche in inglese e spagnolo e si terranno tutti i fine
settimana. Particolarità del tutto eccezionale sarà poi l’apertura
straordinaria di almeno una struttura di epoca spagnola lungo ciascuno
dei dieci itinerari.
raccontare e far vivere le tante contaminazioni culturali che il
passaggio degli spagnoli ha lasciato a Napoli: monumenti, chiese e
palazzi, ma anche arte e cultura. Così, durante tutti i fine settimana,
in quegli stessi gioielli architettonici e museali realizzati in oltre
due secoli di storia si terranno spettacoli ed eventi in grado di
animare e vivacizzare l’intera città.