MAGISTRATI ONORARI SUL PIEDE DI GUERRA
Se dovete discutere cause dinanzi a giudici onorari, occhio a queste date: Torino dal 1 al 23 dicembre, Milano tutto il mese, Salerno dal 7 al 31. E a Palermo lavoreranno solo il sabato. Sono solo alcuni periodi dello sciopero a singhiozzo proclamato da Pubblici ministeri onorari (Vpo) e Giudici onorari (Got), che sono già scesi sul piede di guerra. Protestano contro il mancato riconoscimento del loro ruolo, cui si è aggiunto il taglio dell’indennità.
Istituite nel 1998, queste figure d’emergenza che dovevano durare solo 3 anni, ma sono stati prorogate fino a tutt’oggi per “tappare” le falle del pianeta Giustizia, lamentano di essere da sempre senza ferie, senza
malattia, senza maternità e pagati solo 73 euro al giorno. Ma oggi – dicono le statistiche – i magistrati onorari coprono l’80%
delle udienze nei tribunali. Perciò la loro astensione sta già generando il caos.
Una situazione disastrosa, quella già venutasi a creare in città come Torino (dove la Procura non potrà inviare
magistrati davanti ai giudici di pace, perché il 100% delle cause viene seguito dai
vpo), o Milano, dove i togati si
sono trovati con un carico triplo: da 136 a 266 udienze. A Roma pare si stia navigando a
vista: si lavora se c’è un vpo, altrimenti si rimanda.
In Campania, astensione per tutto il mese a Torre Annunziata e stop a Napoli e Salerno dal 7 all’11 dicembre, per ora.
La vicenda, intanto, è già finita nel mirino dell’Europa, perché i giudici onorari si sono rivolti a Bruxelles. E secondo la
commissione Ue che ha esaminato il caso, esisterebbero diversi contrasti fra le regole comunitarie e la posizione attuale del magistrati onorari, i quali sarebbero discriminati rispetto ai colleghi non precari sotto il duplice profilo dello stipendio e delle tutele.
Presto, perciò, potrebbe arrivare anche una sanzione all’Italia. «E a pagarla – tuona l’avvocato Angelo Pisani, presidente di NOI CONSUMATORI – sarebbero come sempre gli incolpevoli cittadini italiani, che non solo subiscono le conseguenze di un sistema giustiziario inefficiente e farraginoso, ma dovranno per giunta sborsare di tasca propria l’eventuale multa imposta dall’Europa, mentre resteranno al loro posto, superpagati come sempre, i veri responsabili di questa situazione!».