Malasanità, muore per meningite, indagati i medici
Due medici indagati, una ispezione dei
commissari Asl, la denuncia dei familiari, l’attesa per l’autopsia. Si
complica il caso del giovane morto all’ospedale San Leonardo per un
sospetto caso di meningite fulminante sul quale indaga la Procura di
Torre Annunziata. È stata presentata ieri mattina la denuncia dei
genitori di Giuseppe Di Girolamo, il 27enne stabiese, rientrato lunedì
dal Brasile e colpito da una forte febbre provocata da una malattia che
solo i dati dell’autopsia dovrebbero chiarire in maniera definitiva,
sebbene in una nota ufficiale l’Asl Napoli 3 Sud parli di meningite
fulminante.
La stessa malattia non sarebbe stata subito riconosciuta quando il
giovane, martedì mattina, è stato portato al pronto soccorso e poi
dimesso con il consenso di medici e parenti (quando poche ore dopo è
tornato in ospedale era già in fin di vita e il ricovero in
rianimanzione è stato inutile).
Esclusa sin dal primo momento l’ipotesi del virus A, sarà l’autopsia
prevista per questo pomeriggio a definire le cause di un decesso che ha
creato nuovo allarme in tutta l’area costiera: familiari e chi ha avuto
contato con il giovane sono stati sottoposti a profilassi. L’esposto
dei genitori di Di Girolamo è stato presentato al locale commissariato,
gli accertamenti sono coordinati dal dirigente Luigi Petrillo e del
vicequestore Stefania Grasso. Saranno tuttavia le indagini affidate ai
magistrati della Procura della Repubblica di Torre Annunziata ad
accertare eventuali responsabilità dei medici.
Dal San Leonardo intanto viene respinta ogni accusa e nessuno parla di
malasanità. «Attendiamo l’esito delle indagini – afferma Andrea De
Stefano, direttore sanitario dell’ospedale – ma per il momento posso
dire che i medici del pronto soccorso hanno fatto fino in fondo il loro
dovere». Secondo i medici del San Leonardo sarebbero stati i familiari
a rifiutare il ricovero dopo un lieve miglioramento delle condizioni
del 27enne.
«Di Girolamo è arrivato al pronto soccorso martedì primo settembre alle
ore 7,10 – si legge in un comunicato dell’Asl Na 3 Sud – manifestando
solo un forte rialzo termico. Dopo visita medica e gli accertamenti del
caso i medici hanno proposto un ricovero in osservazione, che però è
stato rifiutato. Alle ore 12,00 dello stesso giorno il ragazzo è stato
ricondotto al pronto soccorso del San Leonardo dai mezzi del 118, con
un quadro clinico drammatico, con choc settico riconducibile a
meningite acuta fulminante. Tutti i tentativi di rianimazione si sono
rivelati vani e purtroppo alle ore 13 si è constatato il decesso».
Versione che contrasta con quella dei familiari di Di Girolamo che,
invece, sospettano un caso di malasanità. «La magistratura faccia
quanto prima chiarezza – afferma una cugina della vittima -. Non è
giusto, Giuseppe ha sognato per anni questo viaggio in Brasile e non
può aver pagato con la vita la negligenza di qualche medico. Andremo
fino in fondo e confidiamo nell’operato dei giudici».
I medici parlano di una forma di meningite fulminante molto difficile
da diagnosticare nonostante i ripetuti esami medici. Già martedì sera i
sanitari hanno sottoposto a profilassi i familiari di Di Girolamo,
mentre ieri è stato sottoposto allo stesso trattamento anche un 24enne
militare di Castellammare che ha accompagnato il suo amico in ospedale
poche ore prima del decesso. In città intanto dilaga la psicosi. Ieri
mattina si era infatti diffusa la notizia di una bambina ricoverata
ancora per meningite. Notizia subito smentita dai medici del San
Leonardo.