Grande preoccupazione e proteste di parenti e pazienti del Dipartimento dei Disturbi della Condotta Alimentare dell’Asl Napoli 1, sito in via Adriano nel quartiere di Soccavo.
Dall’inizio del mese di luglio cure e terapie sono state improvvisamente bloccate lasciando nel baratro numerosi pazienti affetti da disturbi alimentari. Le patologie legate all’alimentazione sono estremamente delicate e chi ne è affetto necessita di visite ed incontri costanti che non possono essere assolutamente interrotti per un lungo periodo.
Le famiglie dei pazienti, estremamente agitate e preoccupate per questa brusca quanto ingiustificata interruzione del servizio pubblico e costatando il peggioramento delle condizioni di salute dei propri cari, hanno chiesto urgenti spiegazioni al Capo Dipartimento Dca Soccavo, Dottor Villani, il quale ha fatto sapere che i fondi per il proseguimento del servizio sanitario ci sono, ma che paradossalmente la Regione deve ancora emettere la delibera che forse, si spera, potrebbe partire fra circa due mesi. Lo scenario che si apre all’orizzonte potrebbe essere davvero tragico: i danni causati dall’eccessivo tempo trascorso dall’ultima seduta medica rischiano di mettere in serio pericolo il lavoro e le cure realizzate finora. Ad essere compromesso sarebbe di fatti il rapporto di fiducia che, in patologie cosi complesse, deve necessariamente istituirsi tra paziente e dottore per affrontare al meglio la terapia. “L’Asl e la Regione stanno negando vergognosamente il diritto alla salute ai nostri figli. I ragazzi sono sospesi in un limbo, molti stanno peggiorando e nessuno riesce a darci una soluzione – dichiara un folto gruppo di genitori -. Ci sballottano da un ufficio all’altro ma non riusciamo a capire perché questi fondi, che ci sono come ci è stato confermato, non vengono ancora erogati. Per assurdi quanto ingiustificati iter burocratici i nostri figli rischiano di subire danni irreversibili ed in alcuni casi addirittura la vita. Non possiamo aspettare tempi imprecisati. Ogni minuto è prezioso!”. Sulla problematica si pronuncia anche il presidente dell’associazione Noi Consumatori, l’avvocato Angelo Pisani: “Una situazione inverosimile. E’ impensabile che l’Asl interrompa un servizio sanitario pubblico abbandonando a loro stessi ammalati che necessitano di cure continuative. Sosteniamo in pieno la causa di parenti e pazienti, a cui va la nostra solidarietà. Il diritto alla salute è sacrosanto, inviolabile, e le istituzioni hanno in primis il dovere di tutelare i cittadini, non di danneggiarli. Come al solito la sanità pubblica si dimostra inefficiente ed inadeguata alle esigenze dei malati, divenuti oramai vittime sacrificali di un sistema sanitario incapace di fare gli interessi dei pazienti, i quali purtroppo si vedono negati i più elementari diritti. Ma se i soldi ci sono, perché la delibera tarda così tanto? – si domanda Pisani -. Chiediamo un incontro urgente con le autorità competenti che non possono continuare a snobbare un disagio così grave. Oltre che una battaglia sui diritti, questa è anche una battaglia di civiltà”.
L’associazione Noi Consumatori insieme alle famiglie ed agli ammalati del Dipartimento Dca di Soccavo chiedono al Direttore Generale Asl Napoli 1 Ernesto Esposito ed al Governatore Stefano Caldoro chiarimenti ed interventi immediati per garantire il rispetto dei diritti e della salute dei pazienti.