Maltempo, ritardi mostruosi e blocco dei treni. I passeggeri dell’intercity Bologna -Taranto fermi per 7 ore.
Maltempo, ritardi mostruosi e cancellazioni di corse si sono registrate su tutto il trasporto ferroviario italiano. Tra i pendolari è scoppiato il caos mentre i disservizi aumentano. L’episodio più eclatante riguarda l’Intercity 615 Bologna-Taranto che, a causa della neve e del gelo, si è fermato per ben 7 ore in una campagna innevata tra Forlì e Cesena. All’inizio era sembrata una sosta come le altre, in una giornata complessa per il trasporto ferroviario. Poi i minuti sono diventati ore e le temperature nei vagoni hanno iniziato ad abbassarsi. Fuori, ancora, la neve. Tutto fermo. Il cavo elettrico con cui si alimenta il treno, si è gelato, impedendo al locomotore di ripartire. Un’altra motrice non è riuscita a raggiungere l’Intercity, bloccata anch’essa da un problema simile non lontano dal luogo del guasto. Nel frattempo, mentre la protezione civile si preparava a un piano B molto complicato, (raccogliere tutti i passeggeri con degli autobus – 600 dicono le fonti ufficiali, ancora di più sostiene la vox populi dei viaggiatori) e i social network iniziavano a raccontare quello che succedeva, una seconda motrice è partita da Bologna. E così dopo gli ultimi problemi tecnici il treno è finalmente ripartito ritornando indietro.
“Trenitalia deve provvedere immediatamente al rimborso del viaggio ed al risarcimento danni per i passeggeri che hanno subito questi gravissimi disagi – tuona il presidente dell’associazione Noi Consumatori, l’avvocato Angelo Pisani -. Un disservizio assurdo frutto della disorganizzazione di Trenitalia ed una beffa per i tanti utenti che, oltre ad essere lasciati, secondo quanto affermano alcune testimonianze, senza riscaldamento hanno dovuto pagare anche il cibo offerto durante il blocco dei treni. Ma dove è finito il rispetto per i viaggiatori? Ferrovie non è stata capace di gestire l’emergenza maltempo, che d’altronde si ripete ogni anno, né tantomeno di assicurare un servizio decente ed adeguato ai malcapitati passeggeri costretti a patire un’attesa insostenibile. Non è la prima volta che gli utenti subiscono ritardi e disservizi nel trasporto ferroviario che ad oggi appare fortemente disorganizzato. Aspettare bloccati ben 7 ore in un vagone ed i ritardi anche di altri convogli come quello di 4 ore accumulato sui treni verso Torino non sono scusabili. I passeggeri vittime di questi gravi disagi hanno diritto al rimborso ed al risarcimento dei danni”.