Mamma mia, che iPhone
per accompagnare i figli agli allenamenti: le mamme “di ultima
generazione” hanno anche imparato a sfruttare le nuove tecnologie e il
web 2.0 per ottimizzare il (poco) tempo a loro disposizione, tanto
negli States quanto nel Bel Paese. Secondo la Bsm Media, società
americana specializzata nel marketing per mamme, negli Usa il 65% delle
3.000 madri intervistate usano cinque o più strumenti tecnologici al
giorno, dai cellulari per scambiare messaggi con il resto della
famiglia ai blog e social network per “fare due chiacchiere” o
confrontarsi rapidamente con altre madri su problemi comuni.
in Italia tecnologia e nuovi media aiutano le mamme nella gestione
familiare: secondo un’indagine Nielsen, le mamme italiane “on line”
sono più di due milioni, si tengono al passo con i tempi (sono forti
consumatrici di YouTube e Blogger, il 50% è iscritto a Facebook) e
usano il web per dare consigli su acquisti, parlare di figli e cura
della casa, come su www.mammacheblog.com, organizzare eventi oppure
offrire servizi e vendere prodotti per far quadrare i conti in casa.
Arriva
inoltre dagli Usa e si afferma anche in Italia il trend delle
“iPhone-mamme”: il prezioso telefonino permette loro di trovare i
negozi più vicini, calcolare il costo della baby sitter con l’apposita
applicazione, fare la lista della spesa, comparare i prezzi, scaricare
ricette ma anche annotare in agenda vaccinazioni e prime parole
pronunciate dal bambino o la sua temperatura in caso di febbre.
Baby monitor
Trasforma l’iPhone in un
monitor per controllare il bambino, avverte in caso di rumori nella sua
stanza e consente, eventualmente, di far partire una chiamata ad un
numero di telefono pre-impostato.
Asleep kids
Alternativa alla
classica ninna nanna, il programma permette di scegliere tra 15 melodie
rilassanti. La luce del monitor può essere regolata con un timer e
rimanere accesa come lumino notturno per il bimbo.
Baby translator
Curiosa applicazione che
registra e traduce il pianto del neonato per far capire se ha sonno,
fame o vuole giocare: guardato con un certo scetticismo dai pediatri ma
con divertimento dai genitori.