Manifestazione anti crisi. Silvio Ceci del “Movimento Anti-Equitalia”: “Il fisco uccide!”
BOLOGNA – Una cinquantina di persone riunite in piazza Nettuno per ribadire che di «Fisco si muore». A quasi un anno dalla «marcia delle vedove», la manifestazione organizzata lo scorso 4 maggio a Bologna dopo la morte di Giuseppe Campaniello, l’artigiano che si era dato fuoco davanti all’agenzia delle entrate, un gruppo di cittadini è tornato a protestare contro «una tragedia – quella dei suicidi per la crisi economica – che sembra non aver fine».
Sul palco, Elisabetta Bianchi, l’organizzatrice, insieme alla vedova di Campaniello, Tiziana Marrone – assente oggi – della marcia dello scorso anno. Accanto a lei, Lucilla Raffagnini, vedova di Gabriele Croatto, operaio 56enne suicida nel febbraio del 2011 e Rita de Falco: suo marito, Giuseppe Mancuso, si è suicidato pochi giorni dopo la marcia in un dormitorio a Bologna.
A portare la loro solidarietà, l’imprenditore padovano Aladino Lorin e Silvio Ceci, fiscalista e animatore del «Movimento Antiequitalia», con sul petto la scritta «Il fisco uccide». «La tassazione è arrivata al 70% – ha detto Ceci – È insostenibile anche per imprenditori cinesi. Quando parlo con loro mi dicono che non riescono a mettere da parte niente, dicono che l’Italia è una repubblica fondata sulle tasse, non sul lavoro». Durante la manifestazione, dopo un minuto di raccoglimento per le vittime della crisi è stata fatta anche una piccola raccolta fondi in favore di De Falco – in difficoltà con cinque figli da mantenere e multe che ancora arrivano dall’agenzia delle entrate. Tra il pubblico alcuni esponenti politici di Pdl, Lega e Fli. (fonte: Ansa)
Video: video.repubblica.it/edizione/bologna/in-piazza-per-ricordare-le-vittime-della-crisi
il FISCO UCCIDE IL PRIMO NEMICO DEL CITTADINO E’ LO STATO, IL FISCO UCCIDE, EQUITALIA E AGENZIA ENTRATE FORTE CON I DEBOLI E DEBOLI CON I FORTI. QUESTI EROI DI ANTI-EQUITALIA HANNO TANTO CORAGGIO COMPLIMENTI