Manovra finanziaria, 1 miliardo e 600 milioni in meno al trasporto pubblico
La manovra finanziaria colpisce il trasporto pubblico mandandolo al collasso Con i tagli stabiliti, infatti, il trasporto si vedrà con 1 miliardo e 600 milioni di euro in meno, inevitabilmente i servizi saranno ridotti. A dare l’allarme è Federmobiltà durante l’incontro tenutosi oggi a Roma “Manovra finanziaria e TPL”.”La manovra consegna ai servizi ferroviari regionali e alle ferrovie ex concesse 400 milioni di euro – ha spiegato durante il meeting Alfredo Peri, presidente Federmobilità -. Mancano 1 miliardo e 600 milioni. Quale razionalizzazione è possibile? Siamo in presenza di una mancanza di risorse che non consentirà alle Regioni di programmare e acquistare servizi sufficienti per rispondere alla domanda di mobilità. Nell’ultimo anno e mezzo molti enti locali hanno già gestito la manovra del 2010 ricorrendo a “decisioni non indolori”, quali aumenti tariffari significativi, anche del 20-25%. Il taglio delle risorse disposto dalla manovra è del 70-75% e a questo non si può rispondere con manovre di tipo tariffario”.
“La situazione presentata oggi a Roma è profondamente preoccupante – ha commentato l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. I tagli al trasporto pubblico locale e nazionale comporteranno serie ripercussioni sulla qualità dei servizi offerti perchè le risorse a disposizione saranno insufficienti ed inadeguate danneggiando, come al solito, gli utenti già costretti a subire l’aumento ingiustificato delle tariffe che non ha portato a nulla se non all’esasperazione dei cittadini ”.
Il presidente Pisani ha sottolineato l’inammissibilità del taglio dei fondi che “ accentuerà le riduzioni delle corse, i ritardi ed i disagi per i pendolari” e si è soffermato sulla situazione in Campania “già da tempo al collasso a causa del trasporto pubblico inefficiente e dei tagli che hanno comportato disservizi vergognosi ai cittadini nonostante le tariffe UnicoCampania siano aumentate dal 1° aprile di quest’anno. Si paga di più per avere un sistema di trasporto pubblico sempre più carente. Al danno si aggiunge la beffa, tutto questo è paradossale e gli utenti dovrebbero essere rimborsati per i disagi subiti” – ha concluso il numero uno di NoiConsumatori.